Ieri l’ultimo saluto ad Angelina Di Rubbo, la giovane bellonese deceduta per monossido di carbonio

Ieri, alle ore 15,30, nella chiesa madre di Strangolagalli c'è stato l'estremo saluto alla giovane bellonese Angelina Di Rubbo, deceduta per esalazioni di monossido di carbonio. Dopo ’autopsia sul corpo della giovane donna, effettuata presso l'istituto di medicina legale di Caserta, il feretro è stato portato, alle ore 13, nella suddetta chiesa dove è stata allestita la camera ardente. Una folla commossa è sfilata davanti alla bara di Angelina, la 28enne originaria di Strangolagalli e residente in via Nazario Sauro di Bellona. La giovane donna ha perso la vita perché intossicata dal monossido di carbonio. La giovane donna, ritornata dal lavoro, si accingeva a farsi un bagno e, essendo la temperatura fredda, ha deciso di riscaldare il piccolo ambiente con un braciere. Si trovava sola in casa e nessuno potrà mai stabilire se Angelina avesse chiesto aiuto oppure si è addormentata senza accorgersene che stava intraprendendo l’ultimo viaggio. Angelina, una ragazza madre viveva con il suo pargoletto di tre anni che frequenta la scuola materna statale. Alle ore 16 l’insegnante del bambino ha notato che Angelina non era andata a prendere suo figlio all’uscita della scuola. Giustamente l’insegnante non ha abbandonato il piccolo da solo e si è interessata ad avvertire altri conoscenti della donna ma, di Angelina nessuna traccia. L’appartamento di via Nazario Sauro risultava chiuso. E’ stato dato l’allarme avvertendo i Carabinieri della Caserma di Vitulazio che, dopo aver provveduto ad aprire la porta, hanno scoperto l’arcano: Angelina si era addormentata per sempre all’interno del suo piccolo bagno. Il braciere ancora acceso aveva esaurito l’ossigeno necessario a far respirare la giovane donna. Angelina, una mamma modello, involontariamente ha reso una vita difficile alla sua piccola.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post