Una meraviglia da valorizzare: la Porta di Capua (o porta delle due torri)
Una delle meraviglie artistiche, culturali e storiche non opportunamente valorizzate della provincia di Caserta è La Porta di Capua (o Porta delle due Torri): una monumentale architettura fortificata voluta dall’imperatore Federico II di Svevia, che costituiva la principale porta di accesso della città fortificata di Capua. La struttura fu eretta nel 1234 espresso volere di Federico II e fu realizzata dall’architetto Niccolò di Cicala che la portò a termine nel 1239-1240 ispirandosi alla monumentalità degli Archi di Trionfo di epoca imperiale come l’Arco di Augusto a Rimini e l’Arco di Costantino al Colosseo.
Scopo della costruzione era emulare la grandezza di Roma e ricordare il potere della monarchia a chiunque facesse il suo ingresso a Capua considerata la prima grande città del Regno. Per costruirla, Federico II fece demolire due chiese, quelle di S. Antonio Abate e di S. Terenziano. Il tutto è costato 20 mila once d’oro.
La costruzione era caratterizzata dalla presenza di due massicce torri (di cui resta in piedi il basamento poligonale), collegate fra loro da un corpo di fabbrica intermedio, forse un po’ meno alto delle torri, attraversato sul piano stradale androne in muratura. Sulla fronte settentrionale vi erano numerose sculture, molte delle quali sono oggi conservate nel Museo Provinciale Campano di Capua. In alto c’erano alcune statue ritrovate tra le rovine dell’antica Capua; al centro c’erano la statua dell’imperatore tra le statue di Pier Delle Vigne e di Taddeo Da Sessa (simboleggianti il giudice che assolve e il giudice che condanna); In basso c’era una donna che rappresentava la fedeltà di Capua il cui simbolo è un’aquila imperiale.
Nel 1557 però, per ordine del viceré Duca D’Alba, l’arco di Trionfo con le Torri fu abbattuto, e nel 1943 i bombardamenti aerei distrussero il ponte romano.