Devastata la lapide che ricorda Aldo Moro, i Carabinieri e i Poliziotti della Scorta
E’ stata danneggiata e gettata per terra, nella notte tra sabato e domenica scorsi, la lapide che si trova in piazza Aldo Moro a Bari, davanti al monumento dedicato allo statista ucciso dalle Brigate Rosse, e agli uomini della sua scorta caduti in via Fani. La lapide era stata vandalizzata una prima volta lo scorso 27 giugno. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, esprime “il più fermo sdegno per un gesto che può avere tante origini, ma che resta sotto ogni aspetto inaccettabile e stupidamente barbaro”. “Occorre – rileva – ripristinare al più presto l’integrità di un importante simbolo storico nel centro della città”. Per Loizzo, “questo atto si inserisce in un quadro di generale degrado di una zona importante del capoluogo, davanti alla stazione centrale”. “È un nuovo esempio inaccettabile di una situazione assolutamente invivibile – evidenzia Loizzo – a danno dei residenti e di chiunque si trovi ad attraversare la zona”. “Di sera, tanto piazza Moro che piazza Umberto – sottolinea il presidente del Consiglio regionale – si trasformano in una terra di nessuno, soggetta a violazioni, vandalismi, reati di vario genere. Questo non può accadere e sollecita maggiore controllo, a tutela del rispetto delle leggi e delle regole civili”. “Torno a chiedere – conclude – che il monumento a Moro venga riparato rapidamente e sottoposto ad una vigilanza assidua”. “Sarà ripristinata domani” la lapide antistante il monumento dedicato ad Aldo Moro che è stata distrutta per la seconda volta, nella notte tra sabato e domenica, nella piazza di Bari intitolata allo statista ucciso dalle Brigate Rosse. Ne dà notizia il Comune precisando che la lapide vandalizzata è stata “immediatamente rimossa”. “Lo scellerato atto vandalico che ha danneggiato la lapide dedicata ad Aldo Moro – commenta il sindaco Antonio Decaro – è sintomo dell’assoluta mancanza di rispetto per i beni comuni e della scarsa conoscenza della storia del nostro Paese. Per questo motivo è ancora più importante ripristinare già domani la lapide che non è soltanto un simbolo fisico, ma la testimonianza del ricordo di un uomo e di un personaggio politico integerrimo, che con la sua coerenza e il suo operato ha segnato profondamente la storia dell’Italia tutta”. “Di fronte al ripetersi di gesti vandalici ai danni della cosa pubblica e dei monumenti cittadini – per Decaro –è necessario sostenere con forza la proposta di legge per l’educazione alla cittadinanza attiva promossa dall’Anci con l’obiettivo di educare i nostri ragazzi fin dai primi cicli scolastici al senso di responsabilità e al rispetto reciproco, e di promuovere lo sviluppo civico e il valore della memoria a vantaggio dell’intera comunità”.