All’ex comandante del RUA l’incarico di comandante della Nato in Bosnia

Per la prima volta l’incarico affidato ad un italiano. E’ stata accolta con “vivo compiacimento” nella città capuana la notizia del prestigioso l'incarico assunto mercoledì scorso dal Generale di Brigata Sabato Errico al Comando del quartier generale della Nato a Sarajevo. L’ex comandante della Caserma “Oreste Salomone” nel 2002 ha lasciato forti sentimenti di amicizia in quanti lo hanno conosciuto. Espressioni sincere di auguri per l'incarico che il Generale Sabato Errico ricoprirà nel Quartier Generale della Nato a Sarajevo: per la prima volta un Ufficiale non americano assume infatti il comando della struttura dell'Alleanza Atlantica in Bosnia, sono state espresse da quanti, ufficiali e sottufficiali della Caserma Salomone hanno avuto modo di conoscere il Generale Errico e di lavorare con lui. Il passaggio di consegne interne al comando della Nato in Bosnia Herzegovina, dove il Generale Errico è subentrato al generale statunitense Richard Wightman, è avvennuto nel corso di una cerimonia presso il Parlamento bosniaco, alla presenza, oltre delle autorità politiche locali, anche dell'Ambasciatore italiano in Bosnia Alessandro Fallavolita. L'impegno delle forze militari italiane nei paesi balcanici è costante: l'importante ruolo a garanzia della stabilità è garantito anche dai numerosi progetti a sostegno della popolazione civile. Basti pensare, ad esempio, che nel solo Kosovo, nel corso del 2009 il governo italiano ha previsto di realizzare, attraverso le proprie forze militari facenti parte della Kfor, almeno 50 progetti per un valore di quasi un milione di euro". Il passaggio di consegne tra Errico e Wightman è stata anche un'occasione, hanno detto i due generali, per celebrare gli accordi di partenariato che la Bosnia ha stretto con la Nato (nel 2006) ed i progressi che il Paese negli ultimi due anni ha conseguito nella riforma del settore della difesa. La Nato è impegnata in Bosnia dalla fine della guerra (1992-95), quando dispiegò sul campo 60 mila soldati. Dopo nove anni, nei quali è riuscita a stabilizzare il Paese devastato e diviso, ha ceduto all'Unione europea, nel 2004, il comando della Forza militare, mantenendo un Quartier generale a Sarajevo con il compito principale di aiutare la riforma della difesa. "Non molto tempo fa l'idea di un'unica e multietnica Forza armata – ha detto il Generale Errico che è nato ad Apice in provincia di Benevento – “era solo un sogno: ormai é divenuta una realtà. L'obiettivo della Nato è quello di creare una piattaforma di sicurezza su cui costruire il progresso economico e sociale ed una maggiore integrazione: la Nato ha un impegno duraturo in questo paese e sarà un amico ed un sostenitore nel contribuire a raggiungere tale ambizione". Errico ha anche voluto "sottolineare l'impegno che l'Italia ha avuto per la stabilizzazione e lo sviluppo della regione dei Balcani", ricordando l'attività della Cooperazione italiana fin dal 1992, e il coinvolgimento attivo dell'Italia, dal 1995, "nel mantenimento della pace, nel processo di ritorno dei profughi e degli sfollati nelle loro case, nello sminamento, nella creazione di istituzioni, nello sviluppo economico e nella ricostruzione del settore agricolo”.

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