Incidenti stradali, don Pasquale tuona contro lo sballo del sabato sera

E' morto nell'ospedale di Caserta, dove era stato ricoverato per le gravi ferite riportate nello scontro tra il motorino sul quale viaggiava ed una vettura, Giuseppe Dell'Aquila, di 17 anni, studente dell'Istituto Tecnico Industriale di Caserta. All’indomani della morte del giovane, interviene anche don Pasquale Lunato, parroco, parroco della monumentale Chiesa Santa Maria degli Angeli sita in piazza Parrocchia. Don Pasquale è intervenuto spesso sui media chiamando i giovani ad una maggiore responsabilizzazione di loro stessi, per far si che un momento di gioia non si trasformi in un momento di dolore e di tragedia. “La vita è sacra” – ammonisce don Pasquale rivolta ai giovani – “ed avete il sacrosanto diritto-dovere di rispettarla. È il Signore che ci ha dato la vita ed è Lui l’unico che decide diversamente. Non concediamo l’occasione perché la vostra vita è cara a nostro Signore”. Don Pasquale Lunato è nato a Capodrise il 21 gennaio 1948 ed è stato ordinato Sacerdote nel 1973 nella Diocesi di Caserta. Da molti anni è Parroco a San Nicola La Strada, dove insegna religione nella scuola media “Mazzini” di viale Italia. È specializzato in Teologia morale presso la Facoltà teologica San Luigi di Napoli. Da giovane sacerdote si è sempre impegnato nell’educazione dei giovani a scoprire la bellezza e l’attualità dell’avvenimento cristiano. Nel 1994, si è specializzato in BIOETICA presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma e insegna questa disciplina presso l’istituto di scienze religiose di Caserta. Ha pubblicato varie ricerche su problematiche aventi carattere etico e sociale e pubblica articoli su vaie riviste e giornali. “Dobbiamo contrastare questa emergenza con la massima severità” – ha proseguito il sacerdote – “Non dobbiamo dimenticare che l'incidentalità stradale è la prima causa di morte tra i giovani. L'introduzione di drug test immediati, in grado di segnalare nel giro di pochi minuti l'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti da parte del guidatore, consentirà l'immediato riconoscimento di quanti si mettano alla guida in stato psicofisico alterato e agevolerà le operazioni di controllo, ma moltissimo dipende dai giovani che devono porre estrema attenzione quando si mettono alla guida”. Ma, aggiungiamo noi, l'efficacia della prevenzione e dei controlli deve essere abbinata alla certezza della pena, che rappresenta un forte deterrente per quanti si mettono al volante in stato psicofisico alterato o adottano condotte di guida sconsiderate.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post