Panico (Prc), sono stato l’unico a votare contro l’installazione dei parcometri

Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, svoltosi martedì sera, al quinto punto dell'ordine del giorno c'era la votazione per l'approvazione del cosiddetto piano parcheggi con l'installazione dei relativi parcometri. “L'assessore Palumbo” – ha affermato il consigliere comunale di Rifondazione comunista Pasquale Panico – “ha illustrato all'assise la relazione tecnica, dalla quale si evinceva (secondo l'assessore) l'esigenza per la nostra città di predisporre aree di sosta a pagamento. Ma dov'è l'esigenza?, mi sono chiesto. Alcuni interventi di qualche consigliere di maggioranza” – ha sottolineato Panico – “hanno evidenziato la necessità di snellire la sosta delle auto. Se le motivazioni sono quelle emerse nel corso del consiglio nulla di più facile si poteva fare” – ha proseguito – “sarebbe stato sufficiente preparare un piano di sosta orario (il cosiddetto disco orario, ndr.) e di farlo rispettare dai vigili presenti sul territorio e dagli ausiliari della sosta. Invece no, ci vogliono i parcheggi “a pagamento”, neanche la città fosse preda di un altissimo flusso di visitatori provenienti da altre città. Oltre tutto, sono state individuate alcune strade, una su tutte Via Perugia dove ad essere maggiormente penalizzati sono proprio i residenti che non posseggono un proprio posto auto (il comune potrebbe però prevedere parcheggi gratuiti per i residenti, come fa il Comune di Napoli, ndr.) ed i clienti dei vari esercizi commerciali che per prendersi un caffè dovranno pagare dazio. Il mio voto in consiglio comunale” – ha tenuto a precisare Panico – “è stato contrario (peraltro, il mio è stato l'unico voto contrario) poiché sono in totale disaccordo con l'amministrazione comunale che con questo piano parcheggi non ha fatto altro che inserire una nuova tassa (sic) per i cittadini sannicolesi studiando a regola d'arte tutte le aree che andavano tassate. Mi preme, infine, aggiungere”- ha concluso Panico – “Non si innervosisca il consigliere Luigi Landolfi per quei manifesti affissi nella città poiché non è colpa certo dei Comunisti se la società Global Line, di cui è amministratore suo figlio, opera assiduamente sul nostro territorio grazie alla benevolenza dell'amministrazione cittadina dove il buon Landolfi è agguerrito consigliere dei suoi interessi”.

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