Natale a Napoli è una cosa seria! Sopratutto a tavola

La tradizione gastronomica partenopea prevede un menù ben preciso per la sera della vigilia di Natale e per il giorno di Natale con piccole variazioni sul canovaccio di base che ogni famiglia adatta alle proprie esigenze, ai propri gusti ed alle proprie personali tradizioni. Tuttavia nell’ambito di questo margine di viabilità ci sono dei piatti che davvero non possono mancare in questi giorni di festa.
Fermo restando che tantissimi sarebbero i piatti da citare, come ad esempio i tortellini in brodo di pollo per il pranzo del 25, e che ogni famiglia ha la sua personale tradizione presentiamo di seguito i cinque piatti davvero irrinunciabili per un napoletano, con le relative ricette!
Spaghetti con le vongole
E’ il primo piatto tipico della sera della Vigilia di Natale. Che sia in bianco o con un pomodorino gli spaghetti sono il piatto principe della tavola del 24 sera, la cena che secondo tradizione deve essere “di magro”. La tradizione ammette variazioni sul tema come ad esempio sostituire gli spaghetti con gli scialatielli. Il pesce sarà acquistato la notte precedente nel celebre mercato di Porta Nolana. Ecco tutti i segreti per prepararli da veri chef: ricetta spaghetti a vongole.
Baccalà
Altro piatto della viglia di Natale. Da servire fritto, eventualmente insieme la capitone e con le altre fritture o passato in padella con pomodoro capperi e come prevede la ricetta più tipica. Per renderlo davvero perfetto dovrà essere stato dissalato a dovere nei giorni precedenti la festa. Questa la ricetta della più tipica tradizione napoletana: baccalà con il pomodoro.
Pizza di scarole
Si serve anche questa il giorno della Vigilia, molte famiglie sono solite servirla per il pranzo del 24. Insieme al fiordilatte o alla mozzarella e ai broccoli cosiddetti di Natale è messa a disposizione della famiglia che non sempre siede a tavola per un tradizionale pasto in attesa della grande cena della sera. Grandi e piccini troveranno la pizza pronta a disposizione fin dal mattino. E se quest’anno volete provare a farla in casa, questa ricetta è tutta da assaggiare: pizza di scarole.
Insalata di rinforzo
Presente tutti i giorni di festa dalla vigilia fino al capodanno. E’ l’insalata di rinforzo! varie sono le ipotesi che riguardano il nome di questo piatto. A base di cavolo, con melanzane e altre verdure sottolio, con le classiche papacelle, le olive, e le acciughe è un piatto decisamente ricco e secondo alcuni si chiama così perché va a “rinforzare” a cena del 24. La vigilia di magro a base di pesce poteva risultare poco di sostanza e il cavolo con le sue proprietà nutritive e tutti i condimenti che si potevano immaginare andava a sostenere la cena. Secondo altre ipotesi il nome è dovuto all’abitudine di “rinforzare” il piatto con aggiunte e sostituzioni man mano che passano i giorni di festa per arrivare fino al cenone di capodanno.
Minestra maritata
Immancabile il giorni di Natale. Qualunque sia il primo a base di pasta, spesso al forno, che si scegli per festeggiare il Santo Natale, non può mancare questa storica minestra preparata accuratamente scegliendo tutti i tipi di verdure ed erbe che la tradizione comanda. Le verdure ben si sposeranno, da qui il nome, con i vari tipi di carne usati per il brodo in cui cuoceranno. E se volete cimentarvi nella sua preparazione ecco la ricetta tipica delle famiglie napoletane: minestra maritata.
A questa breve e sicuramente incompleta lista mancano i dolci che costituiscono un capitolo a parte della tavola delle feste!

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