“Desirée non si è mai concessa agli spacciatori: era vergine” dell’autopsia emergere la verità
Desirée Mariottini era vergine prima di essere violentata. È lo scioccante dettaglio emerso dall’autopsia eseguita dal medico legale sul cadavere della 16enne di Cisterna di Latina morta due mesi fa a Roma, nel quartiere San Lorenzo, dopo due giorni di atroci sevizie. Un dettaglio che dimostra che Desirèe non si è mai concessa in cambio di droga. Lo rivela Dagospia, in un’anteprima del servizio che uscirà sul settimanale Giallo il 2 gennaio.
Secondo la ricostruzione dei fatti riportata dal quotidiano Leggo Desirée sarebbe stata violentata ripetutamente. Chi era presente la tragica notte del 17 ottobre non ha avuto un briciolo di pietà nei confronti di questa sfortunata ragazza, per il cui decesso sono accusati quattro immigrati clandestini, abituali frequentatori di quel palazzo abbandonato e noti spacciatori.
I risultati dell’autopsia hanno fatto emergere tutta la verità sulla tragica fine di Desirée. Non si sarebbe affatto concessa ai suoi aguzzini in cambio di dosi di droga. Non lo ha fatto in quei tragici giorni di ottobre e non lo aveva mai fatto prima di allora. È stata vittima della crudeltà di un branco di uomini senza scrupoli.
Le indagini della squadra mobile e della Procura di Roma continuano e molto presto il cerchio intorno a tutti i responsabili della morte di Desirée sarà chiuso. Se lo augura la sua famiglia, assistita dall’avvocato Valerio Masci.
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