Cementifici, l’europarlamentare Romagnoli presenta alla Commissione dell’UE una interrogazione

Nelle aule delle Commissioni dell’Unione Europea si continua sempre più spesso a parlare dei cementifici casertani, della loro pericolosità e del perché non si fa nulla per bandirli dalle città. Questo grazie anche all’europarlamentare Luca Romagnoli, segretario della Fiamma Tricolore, che, fra l’altro è risultato essere l’europarlamentare italiano più presente, che ha fatto registrare ben il 93% delle presenze. Quella presentata nei giorni scorsi è la seconda interrogazioni sulla problematica dei cementifici casertani e conta di continuare sino a quando l’Europa non darà una risposta chiara e definitiva all’Italia. Ecco il testo dell’interrogazione: “Nella città di Caserta esistono due cementifici, Moccia spa e Cementir srl, le cui emissioni superano le soglie di inquinamento per quanto riguarda la normativa sulla qualità dell'aria. Risulta inoltre che nel giugno 2008 la Commissione ha inviato una lettera alle autorità italiane in merito alle zone in cui nel 2005 o nel 2006 erano stati rilevati superamenti dei valori limite per il particolato (PM10) fissati nella direttiva 1999/30/CE concernente i valori limite di qualità dell'aria  per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo. Detta missiva era finalizzata alla conoscenza dei dati per  le aree di Napoli e Caserta nelle quali sono stati segnalati superamenti dei valori di PM10 anche nel 2007. Non risulta risposta al riguardo. Si è a conoscenza che gli stabilimenti menzionati sono in procinto di attuare anche un programma di incenerazione di rifiuti urbani. Questo progetto di coincenerimento che utilizzerebbe non un combustibile ma un rifiuto tal quale, andrebbe ad aggravare il già pericoloso quadro ambientale del territorio e contravverrebbe alla  sentenza del 22 dicembre 2008 della Corte di Giustizia Europea. Questa decisione in applicazione della Direttiva 75/442/CEE vieta l’utilizzazione dei RU in funzione di combustibile nei cementifici senza particolari cautele e richiede una piena applicazione di procedura VIA. Infine si rileva come nell’ambito di questo progetto la richiesta di concessione da parte di Moccia e Cementir dell’AIA  all’Ente Provincia di Caserta è inammissibile in quanto contraddice gli elementi di una possibile valutazione BREF da parte dell’European IPPC Bureau. Infatti gli impianti in menzione non presentano adeguate caratteristiche all’attività cui si propongono, poiché: 1) I cementifici non hanno filtri adatti alle operazioni di incenerimento dei RU. 2 )La  collocazione geografica degli opifici è improvvida, per la presenza di comunità, scuole ed ospedali nelle vicinanze. 3) Le condizioni locali di ambiente  sono di per se pessime per le emissioni continue di fumi industriali, come rilevato dalla stessa Commissione UE. Si chiede, pertanto, alla Commissione  si non ritenga il caso di valutare il maggior rischio ambientale delle popolazioni interessate e la violazione delle numerose direttive europee”.

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