Intitolata strada al caporal maggiore Petrucci

“A nome mio e della famiglia tutta, porgo i più vivi e sentiti ringraziamenti a Lei ed al Consiglio comunale tutto, per aver compiuto quest’atto nobile di intitolare una strada di Napoli a mio figlio Pietro”. Inizia così la lettera che Giuseppe Petrucci, padre di Pietro morto nel 2003 a seguito delle ferite riportate nell’attentato alla base italiana a Nassiriya, ha inviato al Vice Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Moretto, il quale, grazie alla sua iniziativa, portata all’attenzione dei 60 consiglieri comunale nella seduta del 17 marzo scorso, è riuscito a far approvare all’unanimità l’ordine del giorno con il quale l’amministrazione comunale è impegnata ad intitolare una strada della città partenopea alla memoria di uno dei suoi figli migliori, morto nell’adempimento del suo dovere. “Questa intitolazione” – scrive ancora Giuseppe Petrucci – “permetterà per sempre il ricordo del sacrificio di un giovane figlio di Napoli, che ha servito la nostra amata Italia In Patria ed in missioni di Pace, in Paesi lontani e martoriati, e Pietro, ovunque andava, portava con se sempre nel suo cuore la sua amata città di Napoli”. Il 12 novembre 2003, presso la sede del contingente italiano a Nassiriya in Iraq, i terroristi di Al Queda effettuarono un attacco kamikaze, tramite un camion imbottito di tritolo, che causò la morte di diciannove italiani. Dodici erano Carabinieri, sette erano militari dell’Esercito Italiano e due erano civili. Fra i sette militari dell’Esercito deceduti vi era anche il Caporal Maggiore Pietro Petrucci, nato a Napoli – Quartiere Stella San Carlo Arena – il 26 settembre del 1981, attualmente sepolto presso il cimitero di Napoli cosiddetto Nuovissimo. Napoletano, trasferitosi con la famiglia a Casavatore, un centro di circa 30mila abitanti che è un pezzo di periferia di Napoli, Petrucci era il secondo di tre figli. Per sfuggire alla disoccupazione o all'emigrazione, aveva deciso di arruolarsi. Come volontario a ferma breve, il 22enne era andato in Iraq con l'incarico di conduttore, in forza al 6/o Reggimento Trasporti di Budrio, lo stesso che ha pagato con la vita di altri due militari A seguito dell’eccidio, l’allora Presidente della Repubblica Ciampi concesse alla memoria dei caduti la onorificenza della “Croce d’onore”, mentre il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha intitolato, in suo onore un’aula dell’ ex CIAPI (Centro di Formazione Professionale) in Caserta, mentre il Generale Vincenzo Iannuccelli, già comandante della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta, gli intitolò la palestra della Caserma “Ferrari Orsi”.

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