Rogo auto della famiglia Ciaramella, Carabinieri sulle tracce degli autori

Nella notte di lunedì 11 marzo scorso, intorno alle ore 2,30, ignoti malviventi attuarono un grave attentato incendiario nei confronti della famiglia dell’avvocato Francesco Ciaramella, decano dell’ordine degli avvocati della provincia di Caserta. Infatti, vennero date alle fiamme la Fiat UNO di colore blu, auto che guidava l’avvocato, e la Nissan Primera di colore verde, abitualmente condotta dalla figlia, la professoressa Lina Ciaramella. La prima autovettura era parcheggiata in viale Italia, l’altra all’inizio di Via Torino, dove c’è il bar “My life café”, recentemente inaugurato. Entrambe erano a pochi passi dall’abitazione della famiglia Ciaramella. Sul posto intervennero immediatamente i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta. Sul fatto che si sia trattato di “uno sfregio” nei confronti dell’avvocato Ciaramella è fuori dubbio. Ma su chi possa essere stato, gli investigatori brancolavano nel buio. Sono state acquisite anche le immagini della telecamera installata dall’Amministrazione comunale in piazza Italia dove si vedono gli incendiari. Queste foto sono state inviate Al Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri al fine di poter risalire ai delinquenti che hanno incendiato le auto. Potrebbero, quindi, avere le ore contate gli autori di questo gesto che lo stesso avvocato Ciaramella non si è mai saputo spiegare. Il R.I.S. dei Carabinieri (reso famoso da una fiction televisiva) prese l’avvio il 15 dicembre 1955, presso la Scuola Ufficiali di Roma, dove venne istituito il Gabinetto Centrale di Documentazione e di Indagini Tecnico-Scientifiche, che, il 1° dicembre 1965, assunse la denominazione di Centro Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Nel corso degli anni, considerato il rilievo attribuito alle indagini tecnico-scientifiche dal codice di procedura penale, la struttura fu implementata con l'istituzione di sottocentri in Messina (7 luglio 1992) e Parma (20 gennaio 1994), nonché, dal 1997, con la graduale attivazione di Laboratori di Analisi Sostanze Stupefacenti. Il 1° gennaio 1999, il Reparto assunte l'attuale denominazione ed i sottocentri di Messina e Parma, quella di "Reparto Investigazioni Scientifiche". Il successivo 1° ottobre, venne istituito anche il RIS di Cagliari.

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