A scuola con i genieri per prevenire i danni delle mine

I maggiori problemi del “dopoguerra” sono rappresentati sicuramente dalle “cluster bomb” e  dagli ordigni che non esplodono a contatto con il terreno. Questi producono il massimo del danno proprio nella popolazione infantile che non conosce il rischio di questi ordigni e giocano con essi, rimanendo uccisi o, nella migliore delle ipotesi, feriti in modo catastrofico. In occasione della giornata internazionale che le Nazioni Unite hanno voluto dedicare al “Mine Risk Education” (cioè sensibilizzazione al rischio derivante dalle mine), i militari del contingente italiano di UNIFIL, attualmente a guida brigata di cavalleria ”Pozzuolo del Friuli”, comandato dal Generale Flaviano Godio, hanno tenuto delle lezioni agli allievi delle scuole di diversi villaggi del sud del Libano, tra i quali Yarin, Ramya e Ayita Ash Sha’b. Le lezioni, differenziate a seconda delle fasce d’età, sono state effettuate dai militari del 3° reggimento Genio Guastatori di Udine guidato dal Colonnello Carmelo Covato, che, grazie all’ausilio di Dora e Babouche, due personaggi dei fumetti particolarmente famosi in Libano, hanno rappresentato in maniera adeguata agli alunni, il comportamento da adottare nel caso in cui trovassero un ordigno inesploso. Il Mine Risk Education è una delle componenti del CIMIC, la cooperazione civile – militare, branca troppo poco conosciuta, che ha il compito di individuare le necessità delle varie comunità, coordinando successivamente i progetti di supporto e sviluppo. I “guastatori” del 3° di Udine non sono nuovi a questo genere di approccio nei confronti della popolazione civile: grazie alla partecipazione a tutte le missioni all’estero svolte dall’Esercito Italiano, hanno sviluppato numerose campagne di sensibilizzazione a favore delle popolazioni martoriate dalle guerre. “La campagna di sensibilizzazione nei confronti dei possibili danni causati dagli ordigni inesplosi è uno dei progetti che portiamo avanti con maggiore soddisfazione, perchè è rivolta soprattutto alle fasce più giovani della popolazione” – ha affermato il tenente colonnello Domenico De Caprio, comandante del battaglione Verbano e coordinatore degli specialisti del Genio – “I bambini sono il futuro di ogni Paese ed è nostro dovere tutelarli in ogni modo per garantire loro un futuro migliore”. L’attività dei genieri della “Pozzuolo del Friuli” è di fondamentale importanza per la popolazione del sud del Libano: tra i compiti principali c’è infatti la bonifica del territorio dagli ordigni inesplosi, frutto di decenni di guerra.

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