Il viaggio d’amore di Michele Placido.

Napoli 14.04.2009. Poesia, musica e tanto sentimento: sono questi gli ingredienti dell’ultimo spettacolo di Michele Placido in scena al Teatro Bellini di Napoli fino a domenica 19 aprile. “Un viaggio d’Amore” è una cavalcata che l’attore pugliese compie tra i capolavori della letteratura d’amore: partendo dai Canti della Divina Commedia fino ad arrivare alle liriche di Montale, Placido riesce a ripercorrere tutti gli Autori che più ha amato nella sua vita. Sul palco anche Tom Sinatra (alla chitarra) e Federica Vincenti (voce cantante e recitante).
Placido offre una personale rilettura delle poesie più conosciute della nostra tradizione letteraria: lo fa creando un clima familiare e colloquiale con il pubblico. Non tutto è programmato: anche se vi è una scaletta di riferimento, è lo stesso Placido a confessare che lo spettacolo viene costruito direttamente sul palco e che la scelta delle canzoni e delle poesie da interpretare trova spesso la sua unica ragione nelle emozioni provocate e suscitate dal pezzo precedente. La voce suadente di Placido segnala la sua grande esperienza nel dosare le emozioni. La drammaticità delle scene che l’attore è chiamato a ricostruire solo con le parole in molti punti si arricchisce grazie all’aiuto dei virtuosismi del M° Sinatra: in particolare è molto bello l’effetto sonoro che il chitarrista riesce a realizzare mentre l’attore recita i versi del Quinto Canto dell’Inferno: i lamenti dei dannati sono riprodotti con grande suggestione attraverso un particolarissimo stridio delle corde e solo in alcuni momenti della lirica la tensione che questo effetto acustico realizza è stemperata da poche note sciolte rassicuranti.
Non sono mancati riferimenti alla recente tragedia del terremoto in Abruzzo: Michele Placido anzi approfitta di queste finestre sull’attualità per aprire uno squarcio sulla sua vita privata ed in particolare sulla sua infanzia. Racconta anche del suo rapporto con Napoli ed è questo il punto dello spettacolo in cui Federica Vincenti intona le note di “Era de Maggio”. Nelle parentesi musicali tributi anche alla musica di Nino Rota ed alla poetica di Fabrizio De Andrè.

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