Nativi digitali e cittadino digitale
La grande maggioranza dei ragazzi non conosce minimamente cosa significhi la differenza di essere “nativo digitale” e cittadino digitale” oppure confonde i due termini dando loro uno stesso significato. Andiamo allora innanzitutto a specificare cosa intendiamo con questi due termini.
L’espressione nativi digitali indica la generazione di chi è nato e cresciuto in corrispondenza con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche.
Esiste anche un’altra espressione che è quella di immigrati digitali e in questo caso indica esattamente il contrario: gli immigrati digitali sono le persone che, quando queste nuove tecnologie si sono diffuse, erano già adulte.
Le due espressioni, sia nativi digitali che immigrati digitali, si sono diffuse anche nella lingua italiana dopo il 2001 perché nel 2001 era stato pubblicato in lingua inglese, da uno scrittore statunitense che si chiama Marc Prensky, un libro che era intitolato, per l’appunto, Digital Natives, Digital Immigrants Essere nativo digitale non vuol dire essere cittadino digitale e vediamo il perchè.
-Si dà il giusto valore all’espressione cittadino digitale in cui, analogamente a quanto succede per l’appartenenza a una città o una nazione, si hanno diritti e doveri. Non si deve pensare di essere cittadini digitali soltanto perchè usiamo i servizi PA in rete
-Il cittadino tradizionale diventa cittadino digitale quando assume consapevolezza del contesto di internet quando non lo subisce, viceversa assume atteggiamenti coscienti del contesto in cui si trova. E’ fondamentale tener presente che la comunicazione online, quindi le relazioni che si creano, e’ fatta sulla base di ciò che ciascuno di noi inserisce e condivide e di cui lascia sempre una traccia.
Essere cittadino digitale vuol dire avere coscienza di nuovi diritti e doveri da vivere con consapevolezza , interpretare le relazioni digitali tra cittadini come altre forme partecipative.
Cittadinanza digitale e cittadinanza tradizionale non sono quindi alternative ma la prima è l’estensione naturale della seconda come completamento delle nuove forme di interazione sociale. La cittadinanza digitale amplia ed estende quella tradizionale, senza creare dualismo o diversità.
Anna De Luca
Consulente Pedagogista, esperta in didattica e metodologie per la difesa dei pericoli in rete