Morti inspiegabili

Si è tinta di giallo, la fine del volontario italiano, il toscano Davide Solazzo, trent’anni, il cui corpo è stato ritrovato senza vita a Sao Filipe, sull’isola di Fogo, nello stato africano di Capo Verde.
Il giovane lavorava con l’Associazione COSPE che, fondata nel 1983 e con sede a Firenze, opera in 25 Paesi nel mondo. Davide era, nello specifico, impegnato nel progetto “Rotas do Fogo”, che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni socio-economiche e ambientali delle aree rurali dell’isola, rafforzando le competenze e le opportunità degli attori coinvolti nel turismo rurale. Tra pochi giorni sarebbe rientrato in Italia.
Più di dieci anni fa, nell’arcipelago africano, persero la vita la ravennate Dalia Saiani e la veronese Giorgia Busato, rispettivamente di 30 e 28 anni.
Dalia e Giorgia, la prima campionessa di windsurf, la seconda titolare di un’agenzia di viaggio, furono uccise, a colpi di pietra e di vanga, nell’oasi di Fontona, area verde tra il porto commerciale di Palmeira e la città di Espargos. Agnese, una ragazza di 17 anni, anche lei di Ravenna, si salvò fingendosi morta. Il Ministero degli Esteri ha subito inviato ispettori sul posto.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post