“Sport in … comune”: a San Cipriano la festa provinciale

Circa 20 le rappresentative locali qualificate alla kermesse in programma giovedì 9 maggio
Oltre 500 ragazzi parteciperanno alle gare conclusive ospitate negli impianti del Parco della Legalità dove opera il Centro Coni
Circa 20 Comuni si sono qualificati in provincia di Caserta alla Festa Provinciale del progetto Sport in…Comune, giunto alla terza edizione ad iniziativa del Coni d’intesa con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con il patrocinio del Comitato per l’Universiade e la collaborazione dell’Aics (Associazione Italiana Circoli Sportivi). E saranno oltre cinquecento i ragazzi che prenderanno parte giovedì 9 maggio dalle 9 alle 13 a San Cipriano d’Aversa alle prove conclusive ospitate presso gli impianti sportivi del Parco della Legalità, in un’area cioè di un bene sottratto alla criminalità, dove ormai da anni opera il Centro Coni gestito dal Karate Team Capasso anche in collaborazione con il Consorzio Agrorinasce, guidato da Gianni Allucci.
L’organizzazione della Festa a San Cipriano è stata curata con particolare impegno dal Comune, guidato dal Sindaco Vincenzo Caterino con l’assessore allo sport Rachele Serao e l’impegno operativo di Nicola Capasso, direttore del Centro Coni e presidente del Karate Team, con la collaborazione dell’Associazione Arma dei Carabinieri, la Polizia Urbana di San Cipriano e la sezione della Croce Rossa Italiana di Casal di Principe.
Il progetto, “Sport in…Comune” ideato dal componente di Giunta Nazionale Coni Nello Talento e promosso a Caserta dal Delegato Provinciale Michele De Simone con, il coordinatore tecnico sportivo Geppino Bonacci, è specificamente rivolto a sollecitare l’impegno degli Enti locali per un rilancio delle attività motorie di base attraverso il coinvolgimento di tutti i riferimenti locali della scuola primaria, dell’associazionismo, del volontariato, del terzo settore.
I Comuni che hanno aderito in Terra di Lavoro al progetto sono stati i seguenti: Alife, Bellona, Caiazzo, Camigliano, Casagiove, Casal di Principe, Caserta, Castel Volturno, Castello del Matese, Fontegreca, Gallo, Galluccio. Letino, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise, Mignano Monte Lungo, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Presenzano, Roccamonfina, S. Cipriano d’Aversa, S. Felice a Cancello, S. Gregorio Matese, S. Nicola la Strada, S. Pietro Infine, S. Maria C. V., S. Angelo d’Alife, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano, Valle di Maddaloni.
La manifestazione “”Sport in Comune” è rivolta ai nati negli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 e residenti in un Comune della provincia di Caserta, ed è articolata in maniera molto semplice tanto da poter essere allestita in una piazza, in una strada, in un parco pubblico o, comunque, in un impianto sportivo dove si svolgeranno una serie di giochi tra corse, salti, lanci e prove di squadre composte da maschi e femmine. I Comuni partecipanti sono stati divisi in tre fasce: fino a 3mila abitanti; da 3mila a 10mila; oltre 10mila..
“Sport in…Comune” in Campania rappresenterà anche un canale di promozione delle Universiadi, il grande evento mondiale in programma dal 3 al 16 luglio nella nostra Regione e anche a Caserta e che troverà in tal modo opportunità di pubblicizzazione nelle singole realtà locali grazie alla sinergia con l’Aru (Agenzia Regionale per le Universiadi).
La Festa Regionale si svolgerà entro fine maggio probabilmente a Caserta con la partecipazione delle rappresentative comunali qualificate delle altre province di Avellino, Benevento, Napoli e Salerno. E poiché anche in altre Regioni è in corso il progetto, nato in Campania tre anni fa, è in preparazione a fine settembre una Festa Nazionale in programma a Cervia sulla riviera romagnola.
“Credevamo fosse morto” parlano i Carabinieri eroi che hanno salvato il bimbo di 5 anni che la mamma voleva uccidere
Marianno Soste
Padova – Non come quelli di carta ma in carne ed ossa, sono eroi veri questi Carabinieri, il Maresciallo Capo Marialdo Rossin, comandante Stazione a Legnaro e il Carabiniere Saverio Trotta che hanno letteralmente strappato alla morte un bambino di appena 5 anni
La storia è nota ed è stata raccontata negli scorsi giorni anche dai media nazionali ma quello che non è stato reso noto è il dettaglio della vicenda che andiamo a illustrare noi di seguito e che è stato raccontato dal comandante stesso della stazione, protagonista del gesto
Questa tragica storia inizia con una madre con gravi crisi che un giorno cerca di togliere la vita alla stessa creatura che cinque anni prima aveva messo al mondo, per farlo decide di usare dei narcotivi e degli ansiolitici, una dose massiccia. In parte, medicinali che lei stessa usava, in cura da tempo per una gravissima forma di depressione
“il bambino era cianotico, steso su una copertina, sul sedile posteriore di una macchina. Sembrava avesse finito di respirare, certamente era privo di sensi”. Nella mente della donna, probabilmente, il piano doveva essere quello di uccidere prima il figlioletto e poi farla finita a propria volta.
Va avanti il Maresciallo “Abbiamo capito e l’’abbiamo bloccata mentre era ferma al semaforo rosso all’angolo tra via Gozzi e via Trieste. La donna non voleva aprire la porta, era in stato confusionale”. Fortunatamente, il Maresciallo, assieme ad un collega più giovane, il Carabiniere Saverio Trotta, è riuscito a convincere la donna dopo lunghe trattative. Non dimenticheranno mai l’episodio, l’angoscia di essere arrivati tardi, ma questa volta è andata bene
La donna, seguita da tempo e ora portata in una struttura psichiatrica, è stata arrestata e denunciata con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Si tratta di una 44enne del piovese. Abita ion una casa dove è sotto sfratto. A salvare la situazione, un messaggio vocale mandato al compagno dove la donna lo avvisava delle sue intenzioni. I Carabinieri hanno individuato la 44enne agganciando le celle telefoniche.

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