Insulti a Cecile Kyenge: confermata la condanna per Mario Borghezio. E il conto è salato!
Insulti razzisti a Cecile Kyenge, la condanna a Maio Borghezio è stata confermata dalla Cassazione
La Cassazione ha confermato la condanna a mille euro di multa per Mario Borghezio, ex europarlamentare della Lega Nord, poi Lega, che in un noto episodio risalente al periodo 2013 aveva insultato l’allora ministro all’Integrazione Cecile Kyenge durante una telefonata a ‘La Zanzara’, programma ondotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, andata in onda su Radio24 durante l’Aprile 2013
L’accusa rivolta all’ex europarlamentare era di diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale il cui verdetto è stato confermato dai magistrati di Milano
In primo grado Borghezio era stato condannato a risarcire Kyenge con 50mila euro.
Entro un mese, la Quinta sezione penale della Suprema Corte depositerà le motivazioni del verdetto, emesso lunedì 20 maggio.
Lo scorso gennaio, invece, veniva condannato primo grado a un anno e sei mesi dal tribunale di Bergamo Roberto Calderoli con riconoscimento di aggravante razziale.
Il senatore della Lega, era finito a processo a Bergamo per aver dato dell’orango a Cecile Kyenge, poco dopo l’episodio di Borghezio, nel luglio 2013 alla festa della Lega Nord di Treviglio. L’ex ministro eletto nel periodo Letta non si era costituita parte civile quindi non erano, in quel caso, previsti risarcimenti di natura economica.
“Abbiamo vinto un’altra volta – aveva commentato per l’occasione l’ex ministro su Facebook -. Evviva evviva evviva. Il razzismo la paga cara. Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa, è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo”
E ancora: “esprimo la mia soddisfazione per questa vicenda: non solo per questioni personali, ma anche perché la decisione del Tribunale di Bergamo conferma che il razzismo si può e si deve combattere per vie legali, oltre che civili, civiche e politiche”.