Moretto (AN): “Il centro decisionale di Banca Intesa e San Paolo deve restare a Napoli”

“Il centro decisionale di Banca Intesa- San Paolo deve restare a Napoli” – è quanto ha riferito il consigliere comunale e vice Presidente del Consiglio, Vincenzo Moretto, nel corso dell’incontro avvenuto stamattina al IV° piano di Via Verdi, ai vertici del colosso economico-finanziario che vorrebbe estromettere migliaia di dipendenti dal circuito lavorativo. “I vertici aziendali” – ha aggiunto Moretto alla presenza anche del Sindaco Rosa Iervolino Russo – “non possono venire a Napoli, città che deve risolvere moltissimi problemi, a cominciare da quelli legati all’occupazione, e dirci che bisogna tagliare posti di lavoro. Anche i soli 300 e rotti posti che verrebbero meno a Napoli rappresentano altrettanti problemi. Comunque” – ha affermato ai vertici di Banca Intesa-San Paolo – “noi chiediamo e speriamo che i centri decisionali rimangano a Napoli. Già una volta, con il Banco di Napoli, l’IMI ha portato tutti i centri decisionali al Nordovest e Napoli ha continuato ad essere la Cenerentola del sistema bancario nazionale ed internazionale. Il settore bancario sta accelerando un nuovo processo di concentrazioni, stimolato in questo dal nuovo Governatore della Banca d’Italia Draghi, ma non possono essere sempre i dipendenti a pagare per un disegno che non veda al centro l’essere umano. Non dimentichiamoci che i costi del sistema creditizio italiano sono in assoluto i più cari d’Europa, eppure continuiamo a depauperare le risorse umane. Abbiamo appreso con soddisfazione del finanziamento nei confronti del teatro San Carlo, ma questo non deve servire per “lavarsi la coscienza”. Il centrosinistra con Padoa Schioppa vuole ad ogni costo una modifica pensionistica in senso peggiorativo, con un forte innalzamento dell’età pensionabile e poi apprendiamo che basta una telefonata da Torino affinché i lavoratori della Fiat siano messi in “mobilità lunga”, anzi lunghissima. Corriamo il rischio di creare sacche di privilegio con tanta rabbia da parte di coloro che invece Padoa Schioppa vorrebbe in pensione a 70 anni”.

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