Carabiniere ucciso, lettera di una prof: “Cara Eliana, le scrivo da insegnante e moglie di carabiniere, uno di quelli in cui non nutre speranza..”

E’ di poche ore fa la diffusione di un bruttissimo post, scritto da una docente, a commento del brutale e noto omicidio del Carabiniere Mario Rega Cerciello. L’autrice, Eliana Frontini, 51 anni, docente di Lettere e storia dell’arte al liceo scientifico “Pascal” di Romentino, a pochi chilometri da Novara, sulla vicenda romana aveva scritto sul gruppo “Sei di Novara senza se e senza ma”: “Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”.
Immediata è montata la polemica. La donna ha inizialmente ha chiesto scusa e poi, con il passare delle ore e il vortice social tipico di questi momenti chiuso il profilo. Solo poche ore fa l’agenzia AGI ha diffuso la notizia di una imminente sanzione disciplinare
Alla docente di Novara ha però voluto rispondere una collega, nonchè “moglie e figlia di Carabiniere” come dice lei, Erica Chiarelli, e che allo stesso mezzo usato impropriamente dalla Frontini, Facebook, ha voluto affidare il proprio pensiero.
Riportiamo la risposta integralmente qui sotto:
“Cara Eliana Frontini, Le scrivo in quanto insegnante e soprattutto moglie di un carabiniere, uno di quelli in cui non nutre speranza perché, per quello che ho letto, dice non intervenire abbastanza in fretta…di fatti questo meraviglioso ragazzo dagli occhi azzurri che stanotte è stato accoltellato da un ragazzino proprio per intervenire e garantirle sogni tranquilli ha perso la vita.
È stato ammazzato da un ragazzetto che probabilmente HA AVUTO UN INSEGNANTE COME LEI, una di quelle che gioisce di fronte alla morte di un ragazzo che non tornerà mai più a casa dalla sua giovane moglie, non stringerà mai più forte sua madre al suo petto. Ogni giorno quando mio marito esce di casa, spero sempre che torni!
Prego perché mentre, senza nessun motivo, qualcuno fuori gli augura la morte (così solo perché odiare gli sbirri da Figo) … Io voglio che lui torni a casa sano e salvo. Vorrei che tutto il sacrificio fatto per stare lontano dalla famiglia, per non esserci a Natale, Pasqua, capodanno… Compleanni, fosse riconosciuto e non buttato via nel vento.
Nello sguardo di questo ragazzo assassinato questa notte c’era la voglia di costruirsi un futuro, di avere dei figli! E sua moglie che lo ha visto andar via, di spalle senza tornare mai più piange disperata e dovrà anche lottare con l’ignoranza che “silenziosamente” incombe da parte di chi getta la pietra e tira indietro la mano … Ma a lei questo non interessa… Perché in quello sguardo lei ha visto altro…
E per lei è semplicemente un carabiniere in meno, per me è Un marito in meno, un padre in meno… Un figlio che non c’è più. Un uomo che nonostante tutto, mentre lei stanotte era a letto a dormire… Era fuori a morire… E a causa delle sue parole ogni giorno muore un pò d’Italia.
La mia speranza è che i miei figli, nelle loro vite non abbiano mai a che fare con persone come Lei. Le scuse non bastano, perché Lei le cose che ha scritto le pensa davvero, a prescindere da tutto e il problema più grande è che lei ha diritto ad insegnare. Erica, moglie e figlia di carabiniere!!”

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