Spettacolare cerimonia per il cambio di Comando al Quartier Generale Italiano (c/o NATO) di Lago Patria

Durante il ‘900, il cosiddetto «secolo breve», il mondo occidentale ha sperimentato una serie straordinaria di eventi storici come mai accaduto prima nel corso della propria esistenza. Fulcro di questo percorso di sviluppo e, soprattutto, di pacificazione della sempre troppo litigiosa Europa è stato il secondo conflitto mondiale, una guerra devastante che ha letteralmente cancellato oltre 55 milioni di esseri umani raggiungendo livelli di atrocità e disumanità mai toccati prima. Bombardamenti sulle città, campi di sterminio, scontri all’ultimo sangue sui territori europei ed asiatici come pure, ancora oggi pare incredibile, i primi attacchi con ordigni atomici. La Seconda Guerra Mondiale è stata il vero spartiacque tra civiltà e barbarie, forse quella fondamentale lezione che il Vecchio Continente continuava a non voler accettare. Ma da quel conflitto l’Occidente ha poi compreso la necessità di costruire un’alleanza di intenti, di idee e di esperienze da condensare in un organismo militare a garanzia della sicurezza di tutti: nel 1949 nascevano così il Patto Atlantico e la NATO. L’Italia, che da Paese prima sconfitto e poi “alleato” ha più degli altri compreso la necessità di porre solidi argini alla violenza tra popoli, è oggi fondamentale parte di questa cooperazione politico-militare che conta oltre 29 membri e ha nella nuova base strategica di Lago Patria–Giugliano uno dei due essenziali Comandi Operativi dell’area europea. All’interno del JFC-Naples (Allied Joint Force Command di Napoli), anche in relazione alla necessaria attività di ospitalità strategica che le Forze Armate italiane garantiscono proficuamente ai membri del trattato, è presente il rinomato QGI (Quartier Generale Italiano c/o NATO) che è stato retto, fino allo scorso 1 agosto, dal Colonnello Vincenzo Lauro, straordinaria figura dell’Esercito Italiano cui è subentrato, come da normale avvicendamento triennale, il Capitano di Vascello Marcello De Bonis, stimato ufficiale della Marina Militare Italiana. Il passaggio di Comando, consegna di una delle più alte responsabilità cui i militari italiani sono chiamati nell’ambito dei rapporti ed equilibri internazionali tra Paesi alleati, è stato suggellato da una toccante cerimonia tenutati presso il Teatro della base alla presenza di vertici militari, istituzionali, giornalisti e, tra l’altro, familiari di alcuni compianti uomini in divisa caduti nel compimento del proprio dovere. Con l’intervento della Fanfara dei Bersaglieri, che ha onorato la bandiera con l’Inno nazionale, il discorso del Comandante uscente, stimatissimo Colonnello Lauro, la toccante formula per il Cambio di Comando, nonché il discorso del Comandante entrante, l’apprezzato Capitano di Vascello Marcello De Bonis, il nuovo “corso” del Quartier Generale Italiano presso il Joint Force Command Naples è stato definitivamente sancito. Ai due ufficiali italiani, stimati in tutto il panorama militare alleato, auguriamo di continuare a servire con onore l’Italia e di perseguire la strada del rispetto della vita umana pur vestendo l’uniforme della necessaria mansione di difesa del nostro popolo.

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