“Mi hanno rubato la borsetta”: il ladro? La solitudine
Ci sono le operazioni ad alto rischio contro la criminalità violenta, le grandi emergenze, il lavoro quotidiano lungo le strade con i suoi imprevisti – talvolta anche fatali – ma anche momenti in cui l’impegno di un Carabiniere si deve esprimere con gesti come la comprensione e il sostegno ad una persona fragile, magari alla ricerca soltanto di un po’ di tenerezza. E’, ad esempio, quanto accaduto ieri ad una pattuglia dell’Arma, che ha risposto alla chiamata di un’anziana modenese che denunciava di essere stata vittima del furto della borsetta.
I militari si sono portati a casa della donna, una 88enne che vive sola in un appartamento alle spalle della stazione “Piccola”, e hanno subito compreso che la donna si trovava in difficoltà non tanto per il presunto reato, quanto per la sua condizione di solitudine, aggravata dall’età e dai suoi acciacchi. E’ iniziato un dialogo amichevole, durante il quale i carabinieri hanno cercato di rincuorare l’anziana e di ricostruire insieme a lei i fatti accaduti nella giornata.
“L’indagine” è durata il tempo di una chiacchierata e di un caffè e dopo circa 30 minuti si è scoperto che la borsetta era conservata nell’armadio della camera da letto della signora, con all’interno tutti gli effetti personali e i valori.
Una svista, o forse una paura nata insieme al senso di angoscia che aveva attanagliato l’88enne sola nei giorni afosi di metà agosto. Poco importa, perchè anche di fronte a ladri immaginari l’Arma c’era.