Il sindaco fa rimuovere la fontana dove bevevano e si lavavano i migranti, parte la polemica. Lui non ci sta

Ventimiglia. Il sindaco, Gaetano Scullino, 72 anni, che guida una giunta di destra con una connotazione decisamente leghista, ha così deciso di far rimuovere una fontanella all’ingresso del parco intitolato a monsignor Tommaso Reggio visto che lì si dissetavano e si lavavano spesso immigrati e clochard.
Lui risponde alle polemiche: “Ma quali migranti. L’ho tolta per motivi di decoro della città: la lasciavano aperta giorno e notte, sprecando acqua e provocando allagamenti. Le polemiche sono il frutto di una strumentalizzazione”
E’ polemica a Ventimiglia per la decisione del sindaco, Gaetano Scullino, di chiudere e spostare una fontana pubblica presso i giardini pubblici Reggio, usata spesso da migranti e clochard per lavarsi.
“A parte che le fontane sono di tutti – ha aggiunto – senza distinzioni tra residenti, migranti o turisti, ma c’é anche un errore logico in questa polemica: perché se davvero avessi voluto penalizzare i migranti le avrei tolte tutte anziché una soltanto”. Scullino ha poi spiegato che la fontana in questione sarà spostata sul lungomare.
Per la Cgil invece i motivi dello spostamento riguardano proprio l’uso da parte dei migranti: “Il sindaco di Ventimiglia ritiene di intervenire sugli sprechi di acqua operati dai migranti – si legge in una nota del sindacato – e lo fa chiudendo e spostando una fontana: sia mai che la sera qualche ragazzo di colore possa sciacquarsi, lavarsi o bere”.

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