Guardia giurata uccisa, consigliere Russo (PDL) esprime la sua solidarietà alla famiglia

L’uccisione della guardia giurata avvenuta la notte scorsa ha suscitato ampia commozione anche a causa dell’efferatezza del delitto. Oramai, i malviventi uccidono anche per il semplice gusto di ammazzare. Il consigliere comunale del PDL Domenico Russo, ha così espresso la sua solidarietà e cordoglio alla famiglia della vittima. “La categoria delle Guardie Particolari Giurate” – si legge in una nota di Russo – “sta vivendo un momento difficile. Nessuna istituzione si muove per dare delle risposte certe all’intera categoria stanca di essere vittima dell’intero sistema, nessuna garanzia grazie alla mancanza di un vero status giuridico. Davanti a quest’ultimo episodio di criminalità che è accaduto dopo numerose rapine che si stanno verificando in questi ultimi tempi ai danni delle GpG un provvedimento urgente è doveroso. Lo Stato” – ha aggiunto Russo – “non può rimanere silenzioso o addirittura assente, come purtroppo realmente succede in questi casi, di fronte a questa categoria, vittima da anni di una legge antiquata, mai una parola da parte dei ministri, mai una parola da parte del Presidente della Repubblica, mai un solo accenno a questi uomini animati dalla volontà di difendere quello che hanno in custodia rischiando la vita per poco più di 1.000 euro al mese”. Per l’ennesima volta il consigliere comunale invita il Governo e tutti gli organi di competenza a prendere seri provvedimenti perché, ormai tutta la categoria delle GpG è stanca di essere screditata e mai presa in considerazione specialmente dalle forze dell’ordine anche se il lavoro svolto è pericoloso quanto quello delle forze di polizia. È ora che si facciano avanti i Ministri, ma non per qualche parola di cordoglio verso la famiglia di qualche guardia giurata ammazzata, ma per poter dare uno stato giuridico e cambiare la Legge del vecchio metronotte del 1931. “In questa realtà” – ha concluso Russo – “più si va avanti e più la categoria delle GpG si trova allo sbando, le parole, qualche scritto sui quotidiani subito dopo qualche altro attacco criminale o conflitto a fuoco, non servono ci vogliono i fatti, che fino ad oggi sono rimasti solo miraggi, grazie alla politica sia di destra che di sinistra”.

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