Quartiere Pozzillo: in scena le tradizioni

Vico Equense – Ritorno al passato nel centro storico. Un gruppo di figuranti ha rappresentato l’antico trasporto del ghiaccio dal Faito. Ennesima iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale  per valorizzare il centro storico della città.  Il 5 agosto nel Quartiere Pozzillo, luogo ricco di storia e di memorie antiche, si è tenuta la rappresentazione dell’ “ultima posa”, ovvero dell’’ultima sosta fatta dalle portatrici e dai portatori che dal Monte Faito trasportavano a spalla il ghiaccio dalle neviere e le fascine dette “sarcinelle” per alimentare i forni da pane e l’industria delle bibite e dei gelati prima dell’industrializzazione. L’evento curato per conto del Comune di Vico Equense  dal consigliere Antonio di Martino ha realizzato la rievocazione  di un importante  momento legato alla storia di Vico Equense e che ha, a lungo,  legato le due aree che rappresentano la città: la Montagna e la Costa. Le scene sono state curate grazie  alla consulenza artistica del professor Luigi Savarese e mentre della parte storica si è occupato il professore Salvatore Ferraro. In particolare, le parole del professor Ferraro, attraverso la storia e i ricordi anche personali, hanno fatto rivivere antichi momenti, antiche cadenze e antichi ritmi legati alla civiltà contadina e l’ eco di queste suggestioni ha fortemente coinvolto i presenti che hanno apprezzato il racconto. Per dare fisicità alle rievocazione delle memorie alcuni figuranti della associazione folkloristica Aequana in abiti tradizionali hanno portato presso la Santa Edicola ghiaccio e sarcinelle tra gli applausi convinti e qualche lacrima dei più anziani. Non sono mancati musica napoletana di qualita’ e la classica mellonata  offerta dagli abitanti del quartiere tutti mobilitati per l’occasione.
Nell’ambito del Quartiere Pozzillo la chiesetta della Madonna della Neve rappresenta un piccolo gioiello di storia e devozione. Nata intorno ad una edicola raffigurante il volto della madonna posta al bordo dell’antico percorso che raggiungeva la marina adesso chiamata Postali. I cittadini della zona custodiscono una devozione profonda per la Madonna della Neve. La chiesetta è conservata dai fratelli Angela e Virgilio Marone che con assoluta dedizione e sacrifici, anche materiali, si fanno carico della conservazione di una antica tradizione.   

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