Alla DEA incontro con il prof Carlo De Rossi

Le strane proposte di un ministro leghista ci hanno invogliati ad un incontro con un caro amico, il prof. Carlo De Rossi che fu docente di letteratura italiana nei licei. L’incontro si è svolto nel nuovo salone dell’Associazione Dea Sport Onlus ed il nostro amico ci ha riferito:”Le proposte che il ministro leghista Zaia ha esposto hanno il sapore di una campagna elettorale che, fra non molto, inizierà nel Veneto per cui egli parla nella speranza di portare acqua al suo mulino. Fin dal 1859 la nostra Italia ha sempre avuto una unica lingua: l’italiano studiato, parlato e scritto in tutte le scuole e diffuso da grandi autori con le loro opere. Sarà forse colpa del caldo eccessivo se si affermano cose strampalate e cioè che ogni Regione italiana dovrebbe studiare il proprio dialetto e che, addirittura, la RAI dovrebbe mandare in onda le così dette “fiction”in dialetto. Se ciò accadesse ne scaturirebbe un vero caos e cioè:in ogni Regione sarebbe trasmesso il telegiornale nel dialetto locale, come pure le tante “fiction”. Capri, in napoletano, il Commissario Montalbano in siciliano,Gente di Mare in calabrese, Nebbie e Delitti in Emiliano, Cuori Rubati in piemontese, i presentatori parlerebbero il dialetto della città dove si svolgono gli spettacoli, le annunciatrici televisive parlerebbero in dialetto e la pubblicità andrebbe in onda nel dialetto della Regione. Una indescrivibile confusione che strapperebbe soltanto tante risate! A questa proposta ferragostana, si aggiunge anche quella di elevare i simboli delle Regioni allo stesso rango del Tricolore. Tutto ciò alimenterebbe sempre più i propositi di separazione tra gli italiani e cancellerebbe dalla storia il significato dell’unità nazionale raggiunta dopo tante lotte patriottiche. Una simile proposta disfattista poteva scaturire solo dalla mente di chi appartiene alla schiera di coloro che giocano al calcio sotto le insegne della Padania e pubblicizzano i loro prodotti come i migliori, nel tentativo di bloccare quelli di altre Regioni, particolarmente il Sud. L’unità del nostro Paese sta proprio nel rispetto della lingua e della Storia che rispecchiano una comune identità. Auspichiamo che certe proposte non si realizzino e che i nostri figli crescano con l’amore per la lingua italiana e per il Tricolore. Eviteremo così il biasimo da parte di altri popoli che vivono nel rispetto dei loro indiscussi ed immutabili valori.” Conclude il prof. Claudio De Rossi

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