Altri videopoker sequestrati
Trovato il covo dove il gruppo amato nascondeva le macchinette videopoker, prima di piazzarle all’interno delle strutture commerciali. I carabinieri hanno fatto irruzione nella casa ed hanno sequestrato videopoker e altro materiale, riconducibili all’attività estorsiva del clan Amato, egemone nel territorio di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
Come ricordiamo, il clan Amato, il cui capo Salvatore, insieme ad alcuni familiari e amici, tra cui extracomunitari, gestivano una attività fatta di estorsione ricatti, oltre al pretendere che, i commercianti, mettessero nelle loro attività, i videopoker gestiti da lui. L’utente che si trovava a giocare con le macchinette, non vinceva mai, poiché anche le vincite erano gestite dal gruppo camorristico. Alla fine di luglio scorso, il clan è stato pesantemente disarticolato con l’arresto di molti appartenenti tra cui il capo Salvatore Amato appunto. L’attività di indagine, da parte dei militari della locale stazione continuava al fine di trovare ulteriori accuse e prove schiaccianti contro il gruppo Amato.
Nella mattinata di ieri, nel proseguimento delle attività investigative che nel mese di luglio scorso, ha disarticolato pesantemente il clan Amato, egemone nella città del Foro, i militari del nucleo operativo, in collaborazione con i colleghi della stazione sammaritana, hanno individuato in via Andrea Costa, un garage adibito a deposito per apparecchi videopoker.
La struttura era gestita da alcuni individui legati al gruppo criminoso. All’interno della rimessa, che era stata presa in fitto dai familiari di Salvatore Amato 53 anni, capo del gruppo criminale, sono stati ritrovati complessivi 27 apparecchi videopoker, materiale e documentazione utile ai fini investigativi.
La struttura e tutto il materiale ritrovato all’interno è stato sequestrato, in esecuzione di uno specifico decreto emesso dalla D.D.A. di Napoli.