Vandalismo liceo, episodi vandalici si combattono con l’aiuto dei giovani

Tiene ancora banco in città il grave atto vandalico di cui è rimasto vittima il liceo “Diaz” di San Nicola La Strada. La città è ferma su un unico punto: chiunque sia stato va punito. Nessuno può prendersi gioco delle istituzioni in particolare di quelle scolastiche, primo anello di congiunzione fra la famiglia e la società. Numerosi sono stati gli interventi di condanna a cominciare dal sindaco Pascariello al parroco don Pasquale Lunato, dagli studenti ai loro familiari. Il fenomeno del bullismo è sempre più radicato fra i giovani dentro e fuori le scuole.  È quanto emerge da un'indagine condotta su un campione di seicento studenti di Milano e di Roma, di età compresa fra i 14 e i 17 anni. Sarebbe il caso, come chiedono alcune associazioni, che il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini "introducesse nelle scuole la figura del “peer educator” ("Educazione tra Pari") al fine di prevenire il fenomeno. Secondo l'indagine, sia a Roma che a Milano, con percentuali molto alte (94,62% a Roma, 77,78% a Milano), i ragazzi ritengono che nella scuola c'è chi compie prepotenze. Gli studenti romani lamentano prese in giro (90,77%), offese e insulti (79,23%) e scherzi pesanti(50%) ed atti vandalici; furti importanti (55,56%), offese e insulti (51,11%), aggressioni fisiche (44,4%) per gli studenti milanesi. L'80% dei ragazzi della capitale dice di assistere alle prepotenze, il 23,08% di subirle; a Milano nel 46,67% dei casi affermano di assistere agli episodi di violenza, ma il 53,33% dichiara di essere vittima di sopraffazioni. Il 77,78% dei ragazzi di Milano riferisce che gli atti di violenza avvengono sia nei corridoi delle scuole, sia nel cortile della ricreazione, mentre nella capitale dichiarano vicino all'entrata (66,92%), e nei bagni (60,77%). Inoltre, i ragazzi della Lombardia affermano che nel 55,56% dei casi il bullo agisce da solo, mentre a Roma ritengono che questo compia atti di prepotenza soprattutto in gruppo(50,77%). Il bullo è prevalentemente maschio secondo i giovani della capitale (61,54%), femmina e maschio (100%), rispondono a Milano. Per combatterlo c'é una sola via: una presa di coscienza da parte di tutti gli studenti che si ribellino a questo stato di cose e denuncino i vandali ed i bulli.

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