Io: il peggior nemico

Dopo molte richieste di pubblicare anche sul sito l’articolo riportato in prima pagina sull’edizione cartacea di Dea Notizie Nr.69 a firma della nostra bravissima Sabrina Cicala – Collaboratrice da Caserta, accontentiamo: Marco, Flavio, Enzo, Mario, Antonietta, Laura Gianfranco, Maurizio e Lolly di Caserta, Nunzio, Simona e Simone, Francesca, Willy, Angelo e Dario di S. Maria C.V., Giorgio Nicola, Flavia, Anna, Caterina da Capua e tanti altri che hanno fatto pervenire la loro richiesta. "Vorrei morire a questa età, vorrei star fermo mentre il mondo va…". Sulle vivaci note dei Baustelle, si sono spesso combinati cori di adolescenti che hanno intonato con gran gioia una realtà psicologica che, analizzata e capita, spaventa e sconvolge. Urlata da atti estremi come corse sulle moto, vendita di droga, episodi di anoressia, accolta con inquietante naturalezza. Pane quotidiano… ma marcio. Perché quello che è al centro dell'informazione è solo un riflesso di ciò che, forse in modo meno plateale, avviene tra noi. Aprendo gli occhi potremmo accorgerci di quella ragazza che parla poco, si nasconde tra ampi maglioni, ha un viso pallido e gli occhi leggermente incavati. Magra ed eccessivamente attenta. Poco più in là, un gruppo di ragazzi è intento a scambiare soldi e sacchetti bianchi. Ricchi di attese nei confronti di quella polverina che cambierà il loro umore e porterà via i loro problemi. Chi sui polsi ha dei segni sospetti. Chi è frequentatore abituale dei bar, fino a tarda sera. Ma dietro questo sipario di vita, cosa si nasconde? Un cuore giovane con un complicato labirinto di eventi troppo grandi per "entrare in così poco spazio". Allontanati tutti, soli con se stessi, cercano forza nel fondo di un bicchiere, sicurezza in una bella immagine, energia in una siringa. Un attimo di piacere che costa una vita. Se corri a duecento all'ora sull'autostrada, sai di star sfidando la morte. L'adrenalina è una compagna ingannevole che abbandona quando è troppo tardi per ritirarti dalla gara. Se i tuoi giorni sono condizionati dal cibo, i tuoi occhi sono uno specchio deformato, sai di star valicando la pericolosa linea dell'autocontrollo. Perché quando è una voce dentro di te a decidere, è lei che sta vivendo, tu le dai solo un corpo per realizzarsi. Se, di fronte all'alcool, non hai freni, è lui che sta bevendo la tua personalità. Si sta saziando della tua misura. Se ti abbandoni all'estasi momentanea della droga, stai vendendo la tua adolescenza. Pretendendo libertà, così la perdi. Affermando maturità, rinunci così alla giovinezza. In una disperata azione di riscatto, ecco che si diventa il peggior nemico di se stessi. E non ci sarà nessun tribunale, nessuna prigione, nessuna pena che potrà fare giustizia, che potrà porci al sicuro. Le colpe si pagano sulla propria pelle e il giudice non sarà clemente. Né con l'imputato, né con quelli a cui questi ha rivolto il suo grido silenzioso e nascosto di aiuto. La possibilità di assolverci è data solo a noi stessi. Perché non c'è maggior libertà che respirare la propria aria. Non c'è dolore più proficuo che versare lacrime amare sulla propria ferite, con una spalla amica accanto. Non c'è estasi più travolgente di una risata pura da contaminazioni. non c'è facoltà più preziosa del decidere autonomamente. Cambiare il mondo è un nobile progetto, ma liberare se stessi è il vero invito alla vita.

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