Rifiuti: De Magistris, inceneritori e discariche non a norma

Interrogazione alla Commissione europea dell'europarlamentare Luigi De Magistris (Idv) secondo il quale la decisione del governo di realizzare cinque inceneritori e dieci discariche in Campania, stando alla procedura scelta, violerebbe la legislazione europea in materia di tutela dell'ambiente e della salute. Secondo l'eurodeputato Idv, che contesta il decreto numero 90, convertito in legge il 14 luglio, "un recente riesame degli effetti sulla salute causati dagli inceneritori ha riscontrato una correlazione positiva con la comparsa di tumori e di malformazioni congenite". In particolare sarebbe l'articolo 9 della legge a manifestare l'incompatibilità con la normativa Ue: autorizzando lo smaltimento anche di rifiuti pericolosi nelle dieci discariche individuate, l'articolo contrasta con "la direttiva 1999/31/CE che impone di smaltire in siti con standard di sicurezza maggiori rispetto agli altri". Contestata anche la via, per cui "il Governo italiano ha riservato appena 14 giorni, con evidente forzatura della direttiva 85/337/CEE". Nella discarica di Chiaiano, si legge poi nel documento, "si é autorizzato lo smaltimento dei rifiuti codice Cer 20.03.01 ovvero di rifiuti solidi urbani indifferenziati", quando "la legislazione comunitaria prevede la separazione delle categorie di discariche". Mentre "le misure adottate dal Governo non hanno al momento risolto il problema dei roghi di materiali tossici, tra cui copertoni ed amianto nelle province di Napoli e Caserta", pratica che "ha causato nell'area un preoccupante incremento di tumori, aborti spontanei e danni alla tiroide, oltre ad avere danneggiato l'ambiente".

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