Parcheggiatore abusivo in cella per estorsione

Parcheggiatore abusivo alla stazione di Aversa, minacciava gli avventori per estorcere loro il denaro per la sosta, ma l’ultima volta gli è andata male. Ieri, all’ennesima minaccia violenta fatta ad un avvocato è finito in gabbia. Presto sarà espulso.
Said Dahbi, classe 1984, algerino, nullafacente, pluripregiudicato, senza fissa dimora e senza permesso di soggiorno, faceva il parcheggiatore abusivo nei pressi della stazione di Aversa.  I suoi metodi, hanno fatto si che, nel corso dell’attività che esercitava abusivamente, sia stato denunciato più volte per estorsione e minaccia violenta. L’uomo infatti, pretendeva il denaro per la sosta pur  non essendo autorizzato, minacciando i clienti.
Ieri sera, erano le 22 circa, l’algerino è stato ancora una volta protagonista di una estorsione. Un uomo, F.F, classe 1983 aveva parcheggiato l’auto ed il pregiudicato si è avvicinato per ricevere i soldi per la sosta. Il giovane avvocato ha rifiutato, allora il Dahbi lo ha minacciato pesantemente fisicamente. La minaccia si estendeva anche alla possibilità di rompere l’auto durante l’assenza del professionista. Nel timore che l’uomo, portasse a compimento la sua minaccia, l’avvocato si è recato presso gli uffici della polizia ferroviaria per sporgere denuncia. Il pregiudicato allora, immaginando che il giovane volesse denunciarlo, si è allontanato immediatamente dal posto.
La polfer ha allertato immediatamente la stazione dei carabinieri di Aversa e due pattuglie, una del Reparto Territoriale e la seconda in supporto, dell’ottavo Battaglione Carabinieri Puglia, notavano un uomo aggirarsi per le strade, molto simile alla persona dell’identikit fornito dal minacciato.  
L’algerino è stato bloccato e portato in caserma. Riconosciuto dal proprietario del veicolo, il 25enne veniva condotto presso la Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), per un fermo di indiziato di delitto. Per la legge, essendo stato già denunciato per lo stesso reato, non può essere di nuovo denunciato, ed è finito direttamente dietro le sbarre. Intanto, si stanno prendendo i dovuti provvedimenti per portarlo in una comunità provvisoria per essere espulso al più presto dal nostro territorio.

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