Gita a Napoli organizzata da una nota agenzia di viaggi.

Un gruppo di bellonesi ha aderito alla gita organizzata da una nota agenzia di viaggi per soddisfare un desiderio che serbava nell’animo da lungo tempo: visitare la città di Napoli e le sue bellezze architettoniche. La gita è iniziata con la visita della chiesa di S. Chiara, il Monastero ed il chiostro maiolicato. Nella chiesa hanno reso omaggio a Salvo D’Acquisto, il brigadiere dei carabinieri, colà sepolto. Nella stessa chiesa hanno reso omaggio alla Venerabile Regina Maria Cristina di Savoia moglie di Ferdinando di Borbone. Da qui i turisti sono passati nella vicina chiesa del Gesù Nuovo per pregare presso la tomba del Beato Giuseppe Moscato, il chirurgo che operava i bisognosi senza alcuna ricompensa. Si sono poi incamminati lungo via S. Gregorio Armeno per osservare gli artigiani del presepe al loro lavoro; poi hanno visitato la Cappella S. Severo dove hanno ammirato il suggestivo Cristo Velato opera del Sammartino, la chiesa di S. Domenico Maggiore che custodisce i resti degli Aragonesi, e quella di S. Lorenzo Maggiore dove Giovanni Boccaccio incontrò la sua Fiammetta: una bruna giovinetta catalana. Sono discesi nei sotterranei della stessa chiesa per visitare i resti della Napoli Greco Romana; da qui i turisti sono passati in Piazza Plebiscito dove sono rimasti attoniti di fronte alla bellezza del Palazzo Reale  e della chiesa di S. Francesco di Paola dove hanno ammirato una antica tela raffigurante una immagine sacra, sfregiata da colpi di pugnale da parte delle truppe di  occupazione. Non poteva mancare una visita ad uno dei più noti caffè di Napoli: il caffè GAMBRINUS un tempo frequentato da noti artisti come Anna Fougez, Paolo Tosti, Gabriele D’Annunzio ecc. Al piano superiore del locale i turisti hanno osservato il tavolo sul cui marmo il poeta D’Annunzio scrisse, a matita, i versi della nota canzone ‘A Vucchella ora coperti da un vetro per difenderli da mani curiose. Infine i gitani sono passati nella vicina Galleria Umberto I per ammirarne la bellezza e sognare l’atmosfera di un tempo quando cioè, nel Salone Margherita, tempio del Cafe’ Chantant, si esibivano gli artisti più in voga. Oggi purtroppo lo storico teatro è caduto nel più vergognoso abbandono: tutto è scomparso e l’ingresso è stato sostituito da quello di una nota banca mentre nei pressi si avverte un disgustoso tanfo che proviene dal basso dove era allocato il Teatro  mèta preferita di nobili e personalità del tempo. Un Tour che, se alla fine ha lasciato i turisti con l’amaro in bocca, ha suscitato interesse per la storicità dei luoghi visitati.

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