Confronto sul processo giudiziario delle separazioni nelle relazioni violente

Santa Maria Capua Vetere – All’interno del palazzo della scuola formazione forense di Santa Maria Capua Vetere (CE) si è tenuto un interessante convegno sul tema sempre più frequente delle dinamiche della violenza nelle separazioni, affrontando a 360° il problema giudizialmente, con l’ausilio del tribunale civile, penale e dei minori. Si sono susseguiti una serie di interventi operativi e all’inizio del convegno hanno portato i saluti l’Avv. Adolfo Russo, Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S. Maria C.V. e l’Avv. Francesco Buco, presidente della Fondazione forense di S. Maria C.V. L’Avv. Russo ha evidenziato la prassi di episodi sempre più ricorrenti nella famiglia con l’entrata in vigore della legge “Codice Rosso”. L’Avv. Buco ha ribadito l’impegno della Fondazione Forense per esplicare la formazione e la programmazione di eventi che possono coinvolgere anche la letteratura e la filosofia giuridica. L’argomento è stato trattato anche dal Dott. Giuseppe Meccariello, giudice del Tribunale di S. Maria C.V., che ha esaminato l’argomento delle separazioni violente a livello multidisciplinare e ha sottolineato le disposizioni applicative in merito allo “stalking” fornendo un primo bilancio che non può essere totalmente positivo a causa di altri problemi emergenti. Dal punto di visita giudiziario lo “stalking” è nato per colmare gli episodi di minacce e atti persecutori ma è diventato un contenitore di altri episodi come quelli condominiali come si evince da numerosi casi giudiziari. La misura del Codice Rosso sembra una propaganda! L’Avv. Raffaele Carfora, vicepresidente della camera penale di S.Maria C.V. ha sottolineato le criticità del Codice Rosso e ha dimostrato come si è arrivati alla sua formulazione ed emanazione. La legislazione appare ancora inefficace nell’affrontare gli episodi di violenza familiare nonostante l’intervento tempestivo del legislatore. Nel passato sono mancate azioni di protezione e prevenzione e le norme sul Codice Rosso vogliono sopperire a tale mancanza anche se presenta delle criticità. Infatti, bisognerebbe potenziare i Centri Antiviolenza e i Centri di assistenza sociale. L’Avv. Concetta Rauccio, mediatore e conciliatore del Foro di S. Maria C.V., ha affrontato, poi, la problematica delle separazioni conflittuali e giudiziali e il ruolo dell’avvocato facendo una distinzione tra un coniuge violento che cerca di manipolare i figli e la vittima. Infine ha affermato che in entrambi i casi l’avvocato deve tutelare i minori al di la della posizione del coniuge.
La Dott.ssa Rosanna Izzo, giudice onorario della Corte di Appello di Napoli, sez. minorenni, nel suo intervento ha evidenziato che la violenza è uno dei fattori più disorganizzati e la violenza intra-familiare non lascia tracce e si protrae nel tempo. Ha, altresì, descritto tre tipi di coppie: quella dipendente, quella con dinamica di abuso e quella di coppia. Tutto questo accade, purtroppo, davanti ai bambini che mina la loro sensibilità compromettendone una normale crescita psicofisica. Il Dott. Raffaele Sdino, Presidente sezione famiglia Tribunale Civile di S. Maria C.V., ha illustrato la violenza sulle donne e cosa fa il sistema Italia in tali casi dove ci sono due falsi concetti, il primo concetto sulle denunce siano false con lo scopo di annientare il partner e in tali casi gli interventi del Giudice di famiglia possono essere vittimizzanti. Il secondo concetto è che il Giudice Penale e quello civile dovrebbero emanare sempre una misura conforme.
Gli accordi tra le coppie dove si sono verificate violenze spesso sminuiscono la giustizia italiana.
Tutti gli interventi sono stati moderati dall’Avv. Carlo Troianiello del Foro di S. Maria C.V.

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