Enzo italiano, disabile non vedente, denuncia l’assenza di Vigili

 “Non è possibile che un qualsiasi cittadino, disabile o normodotato, per vedersi risolvere un problema legittimo debba far ricorso alla stampa solo perché i vigili urbani sono inadempienti”. È quanto ha dichiarato Enzo Italiano, non vedente, che tutti i giorni si trova a lottare con persone incivili e maleducate che occupano “abusivamente” il posto auto sotto casa e gli rendono la vita più dura di quella che, come non vedente, è costretto a vivere. La vicenda di Enzo Italiano, già dirigente locale di Forza Italia ora Pdl, ha lottato per anni per ottenere ciò un posto auto autorizzato sotto casa, risale al 2006, ma alla fine ha vinto la sua battaglia di civiltà in favore dei diversamente abili. Si perché Enzo Italiano è un non vedente ed aveva chiesto, ai sensi di quanto previsto dalla legge nr. 495 in favore dei diversamente abili, di poter ottenere un posto auto riservato nei pressi della sua residenza in via Dei Mille nr. 11. Finalmente, con ordinanza nr. 150 del 17 agosto 2007, il sindaco Angelo Antonio Pascariello aveva concesso il posto riservato sotto la sua abitazione. La vicenda sembrava risolta, ma con il passare dei mesi è andata peggiorando per l’inciviltà dei residenti ed anche di coloro che si recano presso un noto studio medico pediatrico che si trova proprio nello stesso palazzo di Enzo Italiano. Capita, così, che ogni qual volta Italiano esce con l’auto, il posto venga immediatamente occupato da qualcuno che non rispetta la cartellonistica appositamente fatta installare dall’Amministrazione comunale. A causa dell’inciviltà, della mancanza di sensibilità, della strafottenza della gente, Enzo Italiano è costretto a numerosi altri disagi. Ha denunciato questo stato di cose sia ai vigili che ai Carabinieri. Quest’ultimi sono anche intervenuti ma, il territorio cittadino è competenza dei vigili. Enzo Italiano vorrebbe che i vigili urbani ad intervalli regolari passassero sotto casa sua per multare le auto che, sistematicamente occupano il suo posto e che lo sottopongono ad un gran disagio, dovendo andare a parcheggiare dove trova posto. “Se lo facessero” – conclude Italiano – “gli automobilisti imparerebbero a rispettare le regole. È un mio diritto, eppure sembra che a nessuno interessi veramente di aiutare i diversamente abili. A parole sono tutti bravi, poi nei fatti….”.

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