Al generale Lops conferita la Croce dell’Ordine militare d’Italia

Si è svolta, ieri mattina al Palazzo del Quirinale, in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, la cerimonia di consegna delle decorazioni dell'Ordine Militare d'Italia, conferite nell'anno 2009, nel corso della quale ha preso la parola il Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, Cancelliere dell'Ordine Militare d'Italia. E' quindi intervenuto il Presidente Giorgio Napolitano, che ha poi consegnato le decorazioni agli insigniti: Capitano Massimiliano Spucches, Generale di Corpo d'Armata Vincenzo Lops, Tenente Gabriele Rame, Sottotenente di Vascello Manuel Fantinati, Maresciallo Aiutante sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza Luogotentente Massimo Scolari e Sergente Maggiore Davide Lunetta. Il conferimento della Croce di Cavaliere dell’Ordine militare d’Italia al Generale Vincenzo Lops è stata accolta in città con soddisfazione considerato che lo stesso Lops, bersagliere sin dai banchi dell’Accademia militare, è stato a Caserta per moltissimi anni, gli ultimi come Comandante della Brigata bersaglieri “Garibaldi”. L’Ordine militare d’Italia deriva direttamente dall'antico Ordine Militare di Savoia, fondato nel 1815 e riordinato nel 1956. È destinato a ricompensare "le azioni distinte compiute in guerra da unità delle Forze Armate nazionali (…) o da singoli militari ad esse appartenenti, che abbiano dato sicure prove di perizia, di senso di responsabilità e di valore”. Può essere conferito anche in occasione di operazioni militari compiute in tempo di pace, "alla memoria" e "alla Bandiera". Alla decorazione è legata una pensione annua stabilita dalla legge. Ecco le motivazioni della concessione della Croce di Cavaliere che si riferiscono al primo intervento in Iraq dei nostri militari, avvenuto proprio con la Garibaldi: “Primo comandante della "Joint Task Force IRAQ" impegnata nell'operazione "Antica Babilonia", operava con altissima professionalità, consapevole coraggio, ed elevatissima capacità organizzativa, trasmettendo a tutti i dipendenti gli alti valori morali connessi con la delicata operazione e infondendo in essi fiducia e sicurezza. In particolare si prodigava esponendosi anche personalmente nonostante la conclamata situazione di pericolo, per consentire, in tempi ristrettissimi, il raggiungimento della piena operatività della forza, contribuendo al ripristino delle normali condizioni di vita e a riportare serenità nella popolazione residente nell'area assegnata al contingente nazionale. La sua limpida e coerente azione di comando, sempre aderente alle direttive ricevute, ha consentito di porre le premesse per il pieno conseguimento nel tempo di tutti gli obiettivi assegnati alla missione nazionale nel complesso teatro iracheno rafforzando, in un contesto particolarmente difficile, il prestigio dell'intera nazione e delle sue Forze Armate. An Nasiriyah (IRAQ) 20 giugno – 7 ottobre 2003”.

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