Disservizi al 118

Ancora disservizi nel 118, non creati dagli operatori, ma da chi dovrebbe controllare che il servizio funzioni. Colpevoli questa volta sono le linee telefoniche, mezzo importantissimo per comunicare con l’esterno e soprattutto con la Centrale operativa di Caserta, tenuta a smistare le telefonate.
Le postazioni delle ambulanze di Aversa e Trentola Ducenta, da circa un mese e mezzo, sono senza linea telefonica fissa e nessuno si preoccupa di sollecitare per farla ripristinare. Gli operatori, i quali sanno che un disservizio delle ambulanze, nuocerebbe solo agli utenti, hanno messo a disposizione, della Centrale operativa, i propri cellulari personali. Le schede di molti operatori però, sono della tim. Purtroppo quell’operatore all’interno della sede Asl, dove si trovano i sanitari, non ha campo ed alcuni, usano schede alternative, abbonati ad altri operatori per poter essere rintracciati. E’ davvero incredibile che il primo e più importante servizio sanitario dedicato agli utenti, sia totalmente sottovalutato. I sanitari e gli addetti delle postazioni aversane, fanno salti mortali pur di non creare un grave disservizio alla comunità. Il 118, come si è continuamente ribadito, continua a soffrire dei disservizi che vengono prontamente e non senza difficoltà, arginati dagli operatori che, nonostante  non siano strapagati, continuano a farlo funzionare a dovere. Ma a tutto c’è un limite, perché, con l’interruzione delle linee telefoniche, si ha un disservizio nel disservizio. Il 118, il sevizio ambulanze è il primo e più importante servizio per le emergenze, ma non si fa nulla per dare la possibilità agli operatori, di lavorare come si dovrebbe.
Inoltre, in questo periodo di grande emergenza, in cui si muore per una influenza come la pericolosissima influenza AH1/N1, il pericolo è notevolmente aumentato. L’azienda ospedaliera, per proteggere i propri operatori da possibili contagi, ha consegnato loro una mascherina la cui efficacia protettiva, ha una durata limitata. Ma tale mascherina è l’unica ad essere stata consegnata e quella dovrebbe bastare fino alla fine dell’emergenza.
Intanto, i sanitari lamentano il fatto che, il commissario Gambacorta, nel suo giro d’ispezione, ha potuto controllare l’andamento di molti reparti delle strutture sanitarie, ma non ha sentito la necessità di visionare l’andamento e l’organizzazione del servizio 118. Altro motivo per dubitare dell’importanza che i vertici danno al servizio e a coloro che lo portano avanti e bene. Visto che a tutto c’è un limite, non si esclude la possibilità che, medici, infermieri e autisti delle postazioni aversane, incrocino le braccia per dimostrare la necessità di un servizio sottovalutato.

 

 

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