Covid-2019: una concreta speranza dal Cotugno con un farmaco per l’artrite ed i tumori

A Napoli, mentre il ferreo Governatore De Luca affila le armi contro il Covid-19 e l’incoscienza di alcuni cittadini campani, la task force di medici dell’Ospedale Cotugno e dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale, pare aver avuto definitivi riscontri positivi dall’uso del Tocilizumab, un farmaco impronunciabile originariamente usato per l’artrite reumatoide. La pesante infiammazione cronica, sistemica e spesso invalidante, di origine autoimmune, colpisce prevalentemente le articolazioni ma può anche coinvolgere gli organi interni come cuore, polmone e reni. Contro questa malattia di cui si parla normalmente poco, da tempo sono disponibili potenti farmaci antinfiammatori che usano meccanismi d’azione che, oggi, sembrano essere di fondamentale importanza nel trattamento della terribile polmonite interstiziale causata dal nuovo Coronavirus. Tra l’altro, ed è questa la ragione della collaborazione tra Cotugno e Pascale, lo stesso farmaco è usato in alcune terapie oncologiche. Provato su due pazienti gravi al Cotugno, che hanno avuto i primi miglioramenti sensibili in 24 ore, il farmaco pare essere in grado di bloccare le citochine coinvolte nel processo infiammatorio cronico che si verifica nei polmoni a causa del COVID 2019. A seguito della ripresa di respirazione spontanea dei pazienti napoletani, ora si sta velocemente pensando ad attivare un protocollo nazionale per estendere l’impiego del Tocilizumab nei pazienti contagiati da coronavirus in condizioni critiche, facendo anche partire un immediato studio clinico che potrebbe essere utile anche a contrastare eventuali mutazioni di questo inatteso e potente virus. Oggi Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale ha pure comunicato che il farmaco verrà somministrato ad altri due pazienti gravi ricoverati a Napoli e, pare, altri malati stiano iniziando la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. La task force di Napoli, inoltre, era già in collegamento con i colleghi cinesi in piena crisi sanitaria, per cui il farmaco è stato testato anche in alcuni pazienti in Cina che, ugualmente a ciò che è accaduto a Napoli, hanno iniziato il percorso di miglioramento. Ad ogni modo i riscontri avuti dai medici napoletani potrebbero finalmente rappresentare quell’arma che tutti stiamo aspettando per poter chiudere questa incredibile e terribile emergenza medica che ha, da stasera, praticamente paralizzato l’Italia.

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