Coronavirus: “chi ha sintomi ma esce di casa rischia l’accusa di omicidio doloso”
![](http://www.deanotizie.it/news/wp-content/uploads/2020/03/Pronto-Soccorso-.jpg)
Con l’emergenza sanitaria non si scherza, neppure dal punto di vista penale. Le pene per chi viola le regole sono severe e non ammettono attenuanti.
Attestare falsamente di doversi spostare per motivi di salute, per esigenze lavorative o per altri stati di necessità integra il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale: la pena va da uno a sei anni di reclusione. È previsto l’arresto facoltativo in flagranza e la procedibilità è d’ufficio.
Ciò significa, spiega un articolo del Sole24Ore – che chiunque può segnalare i casi di cui venga a conoscenza e far scattare così automaticamente il procedimento penale.
I pubblici ufficiali hanno l’obbligo di denunciare i reati procedibili d’ufficio di cui vengano a conoscenza. Se non lo fanno rischiano l’imputazione per il reato di omessa denuncia, punito dall’articolo 361 del Codice penale.
Sono pubblici ufficiali, oltre alle forze di polizia e armate anche i vigili del fuoco e urbani, i magistrati nell’esercizio delle loro funzioni, i notai ma anche i medici ospedalieri. Tutti possono segnalare i casi sospetti e far attivare le verifiche.
![Stampa questo post Stampa questo post](http://www.deanotizie.it/news/wp-content/plugins/wp-print/images/print.gif)