L’Europa s’è desta? La stampa estera risponde per noi

La pandemia che nessuno voleva ammettere, soprattutto quando l’epidemia di Covid-19 dalla Cina si è letteralmente spostata nel cuore dell’Europa, in quell’Italia che tutti gli altri compagni d’avventura continuano a deridere come una Cenerentola, è alla fine arrivata in tutta la sua durezza. Difficile parlare di politica comunitaria per uno che è nato europeista, che ha avuto amici sparsi in mezzo mondo per provare a capire di più delle altrui culture, soprattutto con spirito di confronto costruttivo. Ad oggi in Lombardia (15/02/20) vi sono oltre 10.000 positivi al Covid19 con ben 5.500 persone ricoverate, di cui addirittura oltre 700 (dico 700!) in terapia intensiva. Difficile avanzare analisi politiche quando in Lombardia registriamo ben 1.218 deceduti. Difficile evidenziare i problemi di un’Europa sempre disgiunta, in ordine sparso, a volte completamente inadeguata, quando arrivano le immagini di giornali i cui necrologi sono di oltre 10 pagine e, soprattutto, quando nei TG nazionali si intervistano i responsabili dei cimiteri che affermano, lacrime agli occhi, che non si riesce a star dietro alle tumulazioni. «Mai vista una cosa così». Pare una guerra, o magari lo è per davvero. Qualche facoltoso d’oltreoceano, che ci ha rivoluzionato la vita con un sistema a finestre per il pc, ha affermato che oramai le guerre non saranno più quelle nucleari, bensì passeranno dall’ancora più disumana arma batteriologica. Perché? Semplice… puoi far implodere un sistema dall’interno, senza grosse tragedie per il tuo esercito, perché magari puoi anche divertirti a vedere lentamente soffrire il tuo “nemico”. O forse perché il tuo “nemico” è oramai la natura, quell’ambiente che abbiamo invaso e ora sta lanciando ad ondate, tra catastrofi meteorologiche e nuovi microscopici soldati (i virus), un’offensiva per provare a liberarsi di noi umani, il vero problema del pianeta Terra.
Davvero difficile comprendere chi, nella teorica veste di “gestione” di un grande continente, unitosi dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, che pare non abbia insegnato granché a Tedeschi e Francesi, si permette il lusso di avere “atteggiamenti cinici ed economici” di fronte ad un intero Paese, l’Italia, che improvvisamente si ritrova, dopo il silenzio colpevole della stessa Germania, probabile primo vero focolaio del contagio, ad essere il centro della battaglia contro questo microscopico ma cattivissimo virus.
Ecco perché, per far vergognare i nostri cugini d’avventura, mi viene solo da pubblicare le foto di alcuni quotidiani americani. Nonostante l’eventuale e plausibile matrice politica, non si può non comprendere che l’idea espressa è effettivamente reale. La si sente a pelle. L’Europa ha fatto una imbarazzante marcia indietro, ma non perché ha compreso l’ennesima grande figuraccia, ora nelle vesti della Lagarde, ma più verosimilmente perché poche ore dopo quella stupidissima dichiarazione iniziava l’ammissione della presenza massiccia del virus anche in altri Paesi della UE. Ripeto, difficile se non impossibile ora criticare l’Europa senza rasentare la rabbia. Oggi, quindi, è sufficiente mostrare i titoli di alcuni newspapers esteri per lasciar parlare “il resto del mondo”.
Ecco a voi i link da dove leggere (copia e incolla nel tuo browser): https://bit.ly/3d2djdT – https://on.ft.com/39WmKcT – https://bit.ly/2QkXPrL

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