La vita ai tempi dei coronavirus
Questo scritto non vuole avere la presunzione di dare una spiegazione scientifica in merito al coronavirus, bensì quello di portarne alla luce i risvolti psicologici.
Se, anche solo per un istante, ci fermiamo a pensare a ciò che sta accadendo ci appare tutto così surreale, quasi come in un film. La triste verità è che tuttavia è reale, siamo in un periodo storico particolare che sta mettendo alla prova il nostro essere e la nostra relazione con il prossimo. In modo repentino è cambiato tutto! Ci siamo ritrovati chiusi nella nostra stessa casa, che ora ci pare quasi aver assunto le sembianze di una prigione. All’inizio sembrava grandioso; avevamo finalmente la possibilità di riposare, di vedere in pigiama quel film che avremmo sempre voluto vedere, di sbizzarrirci con ricette mai fatte per via della mancanza di tempo, di dedicarci a puzzle mai terminati, punto a croce, al fai da te, alle grandi pulizie, e così via; la lista potrebbe estendersi all’infinito. Ma, passata la prima settimana, ci siamo accorti che tutto aveva perso quella parvenza di novità e a poco a poco ognuno di noi ha cominciato a sentirsi vuoto, spento, spaesato, agitato, a provare insomma un’amalgama di sentimenti contrastanti. Si è cominciato a riflettere sull’importanza dei piccoli gesti, sulle cose e le persone davvero importanti nella nostra vita. La nostra mente, in maniera naturale, ha separato letteralmente le cose e le persone tra il contenitore di ciò che conta e quello dell’irrilevante. Solo ora stiamo capendo, ad esempio, l’importanza di poter uscire liberamente anche solo per una semplice passeggiata, o per andare a mangiare una pizza, o per incontrare una persona cara e poterla stringere in un forte e caloroso abbraccio. Anche quando tutto sarà finito, aimè, ci sarà sempre in noi la paura di fare anche solo questi piccoli gesti perché questo virus ha spezzato qualcosa dentro di noi, ci ha spazzati via come solo un uragano sa fare ed è una sensazione che porteremo dentro di noi per sempre; potrà via via affievolirsi, ma occuperà sempre, come un granello di sabbia, una piccola parte di noi. Tutto quello che ora dobbiamo fare è rialzarci, essere uniti come non mai, rispettare le regole per poterne uscire più forti e liberi. Non continuiamo a peggiorare le cose, sconfiggiamo questo male che ci ha travolti con tanta veemenza e traiamo il buono da quello che ci sta capitando.
Provare emozioni è un privilegio, imparare ad esprimerle ci aiuta ad avvicinarci a coloro che amiamo e ad essere sereni con noi stessi e con gli altri. La differenza la fa chi sa starti vicino anche da lontano.