Antenna di telefonia mobile in via Luxembourg

Via Luxembourg è un’arteria stradale che attraversa due città: San Nicola La Strada e San Marco Evangelista. Nel tratto stradale di pertinenza del comune di San Nicola La Strada fra breve verrà installata un’antenna per la telefonia mobile. I residenti della zona che rientrano nell’abitato di San Marco Evangelista sono preoccupati che l’installazione di tale antenna possa nuocere alla salute ed hanno chiesto al sindaco di San Marco, Gabriele Zitiello, di intervenire presso l’amministrazione comunale sannicolese al fine di evitare che l’antenna possa essere installa. Premesso che l’installazione di un’antenna per la telefonia mobile non abbisogna di alcuna particolare autorizzazione ministeriale, provinciale oppure comunale, ma è sufficiente la presentazione della D.I.A. (Dichiarazione di Inizio Attività) da parte della società di telefonia mobile interessata, il sindaco Zitiello per rassicurare la popolazione residente ha telefonato ieri all’assessore ai Lavori Pubblici, Giovan Battista Zampella, al quale ha esternato le preoccupazioni dei suoi concittadini ed ha chiesto che l’amministrazione vigili correttamente in materia urbanistica, cioè che tutte le procedure che attengono alla installazione dell’antenna siano corrette. Già nel 2006 anche i cittadini sannicolesi insorsero perché vennero installate ben tre antenne di telefonia mobile alle spalle dell’area di servizio di San Nicola Ovest su suolo privato e più precisamente: la Vodafone in Cupa Santa Sofia, la Wind in località San Ruffino e la TIM nell’Area di Servizio carreggiata sud. Per rassicurare la popolazione sull’innocuità delle onde elettriche emanate dalle antenne, il sindaco di San Nicola, Angelo Pascariello, sottoscrisse una convenzione con il Dipartimento di Scienze Ambientali della Seconda Università di Napoli e fece installare tre centraline che registravano i valori di campo elettrico. Grazie a questo sistema di monitoraggio è possibile tenere sotto controllo quotidiano i valori del campo elettromagnetico ed è possibile intervenire tempestivamente. Ma l’impegno di Pascariello andò oltre. Infatti, organizzò, con eminenti scienziati, un convegno su tale problematica ed i risultati finirono per convincere i residenti. Le emissioni da stazioni radio base, cioè le antenne dei telefonini, emettono segnale a onde radio, che rientrano nello spettro elettromagnetico delle “Alte Frequenze”. Dagli studi effettuati, da pubblicazioni scientifiche rese note dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, così come da altri rispettabili università di livello internazionale, non sono stati dimostrati effetti nocivi alla salute umana, per irradiazioni fino a cinque anni, alla normale intensità di uso. Quindi niente pericolo di leucemie infantili e tumori.

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