Marina di Ravenna – Ex alunno passionista ricorda il suo alunnato, 1953-1958, a Calvi Risorta

Roberto della Torre, nativo di Giungano (SA), dal 1968 residente a Marina di Ravenna, alunno passionista della Scuola Apostolica di Calvi Risorta dal 1953 al 1958, che sul bollettino n. 3, marzo 2020, “Le Nostre Radici”, dell’Associazione ex alunni passionisti, ASEAP, guidata da sempre, con entusiasmo e premura, da Antonio Romano di Cesa (CE), ha pubblicato un’epistola su degli aspetti particolari del suo lontano, e mai dimenticato, alunnato passionista a Calvi Risorta. Roberto della Torre, oggi quasi ottantenne, nella lettera scrive, tra l’altro, che siamo nel 1954, nei primi anni del dopoguerra, anni difficili per l’Italia, che tentava di risorgere dalla drammatica e disastrosa guerra, arricchita però, per noi che avevamo fatta la scelta di entrare nella “Famiglia” Passionista, dalla generosità di Padre Bartolomeo che destinava a noi alunni le rimesse che una sua zia suora inviava dall’America. Una di queste la destinò all’acquisto di una vaschetta di gelato, rigorosamente alla crema, per la nostra gioia che scoprimmo per la prima volta questa succulenta leccornia. Un’altra rimessa fu destinata all’acquisto del biliardino, non poteva mancare questo gioco in qualsiasi comunità religiosa; da noi, nella Scuola Apostolica, eccelleva il compianto Peppe Renda.
La passione per il canto di Padre Carmine che con competenza e dedizione costruì una Scuola Cantorum a Calvi Risorta che divenne “famosa” per le apprezzate esibizioni in occasione di feste e, purtroppo, anche di funerali, nelle località limitrofe, al punto di avere l’onore di esibirsi in occasione della riconsacrazione della chiesa di Santa Maria ai Monti ai Ponti Rossi a Napoli, programmata per la domenica 14 ottobre 1956. Di quel coro io ne ero la voce solista, ma ahimè pochi giorni prima dell’esibizione programmata a Napoli mi colpì un improvviso abbassamento di voce tale compromettere mesi di prove della Messa del musicista Don Lorenzo Perosi. Ma la voglia di esserci e le amorevoli cure del cuoco di Calvi Risorta che preparò tisane e beveroni di ogni genere fecero il miracolo e l’esibizione a Napoli fu un successo tale da stimolare la curiosità di conoscerci con le congratulazioni dello stesso Cardinale Marcello Mimmi, arcivescovo di Napoli e officiante del rito.
Il della Torre evidenzia che quanto socializzato sono soltanto due dei tanti ricordi, unitamente all’apprendimento scolastico, privilegio per pochi nel periodo considerato, e alla trasmissione di valori etici che hanno contribuito fortemente alla formazione di tantissimi ragazzi che, pur in percorsi diversi, hanno accompagnato nello svolgimento delle varie attività e segnato profondamente la vita di tanti alunni. A conclusione della lettera Roberto ribadisce che non dimentica mai il contributo formativo ricevuto a Calvi Risorta dai Padri Passionisti e a loro manifesta, esplicitamente e pubblicamente, il suo apprezzamento, la sua profonda gratitudine e il ricordo commosso per gli ex alunni nati prematuramente in Cielo.

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