Il Generale Esposito è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri
Il Generale di Divisione Arturo Esposito è il nuovo capo di Stato maggiore dei Carabinieri. La notizia ha fatto rapidamente il giro dell'intera provincia casertana ed ha raccolto il plauso di tutti i cittadini onesti per l'eroismo e l'abnegazione dell'allora Capitano Esposito. Infatti, il 7 luglio del 1982 a Santa Maria Capua Vetere ebbe un conflitto a fuoco con alcuni elementi della N.C.O. (Nuova Camorra Organizzata) di Raffaele Cutolo che vennero tutti tratti in arresto. Per quell'atto d'eroismo è stato decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare e di distintivo d’onore di ferita in servizio. Successivamente, l’11 marzo 1984 in Caserta è rimasto coinvolto con la madre e la moglie nell’attentato con autobomba posto in essere dalla camorra proprio contro la Caserma dell’Arma di Caserta per ritorsione delle indagini che l'Ufficiale stava conducendo. La cerimonia di insediamento dopo la nomina decisa dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, si è svolta ieri mattina nella sede del comando dell'Arma, alla presenza del comandante generale Leonardo Gallitelli. Il Generale di Divisione dei Carabinieri Arturo ESPOSITO, nato a Napoli il 19 agosto 1949, arruolato il 22 ottobre 1969, ha frequentato il 151° corso dell'Accademia Militare di Modena, conseguendo la promozione a Sottotenente nel 1971. Laureato da giovane in Giurisprudenza, presso l’Università Federico II° di Napoli, ha successivamente conseguito altre due lauree: quella in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna e quella in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni. È Ufficiale Superiore nel 1986, Tenente Colonnello nel 1989, Colonnello nel 1995, Generale di Brigata nel 2001 e Generale di Divisione dall’1 gennaio 2006. Ha frequentato il 110° corso superiore di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra, il XV corso di orientamento e formazione sulle organizzazioni internazionali, il 12° corso internazionale di Alta Specializzazione per le Forze di Polizia. Ha retto i Comandi Provinciali di Foggia e Bologna, e ricoperto prestigiosi incarichi nell'ambito dello Stato Maggiore del Comando Generale. È stato dal 2000 al 2004 Capo del II Reparto del Comando Generale dell'Arma. È stato comandante della Regione Carabinieri Sicilia dal 10 giugno 2004 al 2008. Ha ricevuto nel 1992 l’alta benemerenza del Ministero dell’Interno per avere in Foggia diretto personalmente la cattura di un esaltato che aveva ucciso a colpi d’arma da fuoco la propria madre e, quindi, asserragliatosi in casa esplodeva numerosi colpi contro il personale dell’Arma intervenuto. È insignito, fra l'altro, della Medaglia Mauriziana, della Medaglia d’Oro al merito di lungo Comando, di Croce d’Oro per anzianità di servizio, dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È inoltre coautore di importanti pubblicazioni sul diritto disciplinare militare.