Il ComEr chiede a Bertolaso la proroga dei Centri Campania Pulita
In merito alla prossima scadenza (qualche giorno) dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Campania ed al connesso termine dell’iniziativa dei Centri di Raccolta Campania Pulita disciplinata dall’art. 1 del D.L. 172/2008 Il ComEr (Comitato per l’Emergenza Rifiuti ha scritto a Bertolaso, Sottosegretario per l’emergenza rifiuti, ed all’assessore regionale all’ambiente, Walter Ganapini, chiedendo, al primo, di proporre al Consiglio dei Ministri la proroga di tali centri ed al secondo di provvedere, in conseguenza del reintegro nelle competenze in materia di rifiuti, a preparare un apposito provvedimento regionale, con il quale definire le modalità attuative del conferimento dei rifiuti. Secondo il ComEr, ma anche per la cittadinanza, l’esperienza dei centri di raccolta è stata certamente positiva, nella misura in cui ha consentito a migliaia di cittadini campani cosiddetti “virtuosi” di poter contribuire fattivamente a mitigare l’impatto devastante dell’emergenza rifiuti sul territorio campano, soprattutto laddove il servizio di raccolta rifiuti del proprio Comune di residenza era e continua ad essere del tutto inefficiente. “Infatti” – scrive il ComEr – “come ha evidenziato anche Lei, Signor Sottosegretario, le percentuali di raccolta differenziata in Regione Campania, con l’esclusione di pochi casi di eccellenza, continuano ad aggirarsi su percentuali (15-16% di media) assolutamente irrisorie, e in ogni caso inferiori sia ai limiti minimi fissati dal decreto legge che a quelli previsti dalla normativa italiana per l’anno 2009. La responsabilità di tali risultati assolutamente deficitari è da attribuirsi” – secondo il parere del ComEr – “sia alla assoluta assenza in tutta la regione di idonei impianti di compostaggio ove possano essere conferite, a prezzi sostenibili per i bilanci delle amministrazioni locali, le frazioni organiche dei rifiuti che a tutt’oggi vengono inviate in discarica in assenza di qualsivoglia stabilizzazione e in violazione della normativa comunitaria e nazionale (che destina in discarica solo i cosiddetti “rifiuti ultimi” a valle della raccolta differenziata e di operazioni di trattamento finalizzate a separare le frazioni recuperabili e a stabilizzare la parte organica), sia alla già ricordata inefficienza dei sistemi di raccolta messi in campo dagli Enti locali, troppo spesso interessati più a trasformare il servizio di raccolta rifiuti in uno strumento utile a perpetuare logiche spartitorie di tipo clientelare che a garantire un livello minimo di benessere per i propri cittadini”. Il Comitato chiede l’entrata in funzione degli impianti di compostaggio e dell’auspicato Commissariamento (cosa che Bertolaso ha già chiesto a Maroni – “dei Comuni che non hanno raggiunto le percentuali minime di raccolta differenziata previste dall’art. 11 del D.L. 90/2008 convertito, con modificazioni nella legge 123/2008. Alla luce di tali premesse il ComEr chiede che i Centri di raccolta di Campania Pulita restino anche oltre la durata dello stato di emergenza ed almeno fino alla fine del 2010.