Lotta prostituzione, è il B&B “Capriccio” la struttura sottoposta a sequestro

Nell'ambito dell'operazione denominata “Lupa”  – che in latino significa prostituta – che ha portato all'arresto di 10 persone ed al sequestro di sette alberghi, la struttura ricettiva di San Nicola La Strada sottoposta a sequestro dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata è il Bed and Breakfest “Capriccio” che si trova in Largo Rotonda al civico 40, mentre Giovanni Pisani, di cinquant'anni di Capodrise, risulta essere stato denunziato per gravi reati. Dunque anche San Nicola fra il sacro ed il profano. Nell'operazione dell'Arma dei Carabinieri, a Pompei, città degli scavi e del Santuario mariano, sono stati sequestrati tre dei sette alberghi che non ospitavano pellegrini e turisti, ma fungevano da alcove per sesso a pagamento. Il B&B Capriccio è la struttura ricettiva dove l'holding del sesso a pagamento aveva una delle sue basi operative. Il Bed and Breakfast Capriccio è situato in una posizione strategica, nel comune di S.Nicola La Strada, a soli 3 km dal centro e dalla stazione di Caserta. Dal marciapiede adiacente la struttura è, infatti, possibile ammirare la stupenda facciata della Reggia di Caserta. Inoltre dall'uscita del casello autostradale di Caserta Sud dista solo 6 km. La struttura è situata al primo piano di un palazzo con cortile interno (con possibilità quindi per i clienti di parcheggio) e dispone di due camere ampie e luminose: la prima è una camera quadrupla, la seconda una camera matrimoniale. Entrambe le stanze dispongono di aria condizionata e televisore.  Durante i  soggiorni presso la struttura era possibile anche assoporare le gustose pizze o i favolosi saltimbocca presso la pizzeria (di proprietà dello stesso gestore del b&b) che si trova al piano terra del palazzo (vedi foto). Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione ed alla agevolazione della prostituzione. Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, i militari hanno scoperto l'esistenza della organizzazione e le attività del gruppo nel quale erano coinvolte prostitute italiane e straniere, gestori di alberghi. L'inchiesta di martedì scorso è scattata dopo un servizio di Exit trasmesso da La7 il 15 ottobre 2007. Nel corso dell'indagine i Carabinieri, che ha sgominato un'organizzazione dedita al favoreggiamento della prostituzione, ha scoperto che utilizzavano anche le camere di tre alberghi di Pompei: Le Anfore, del Mec e dell'Astoria. Quest'ultimo, in particolare, è nello stesso quartiere della cittadina vesuviana dove c'é anche il Santuario dedicato alla Vergine Maria. L'organizzazione gestiva circa 25 prostitute, quasi tutte trentenni italiane. Il prezzo per ogni prestazione, che durava circa un'ora, era fisso, 130 euro: 30 euro andavano alla struttura ricettiva, 50 all'organizzazione e 50 alla prostituta che a suo carico aveva le spese per l'autista e per l'annuncio, circa 85 euro, che veniva pubblicato sulla stampa locale e nazionale. Nell'inserzione, venivano utilizzati numeri di cellulari ai quali rispondeva una centralinista, ruolo svolto a turno dalle stesse prostitute. Dopo la chiamata il cliente veniva indirizzato alla camera libera mentre una prostituta vi giungeva con l'autista. Da una prostituta si arrivava a guadagnare in un giorno anche 2.000 euro e ogni giorno lavoravano circa 20 delle 25 a disposizione per un giro d'affati completamente in nero di almeno un milione e 200 mila euro al mese.

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