Prostituzione, sei papponi minacciano i residenti

Sei “papponi”, quattro di origine italiana e due romeni, a bordo di due autovetture sono giunti nel cuore della notte fra sabato e domenica e non hanno esitato a minacciare di gravi e violente ritorsioni i cittadini residenti sul galoppatoio ovest ed in via Flavio Gioia e via Michelangelo Buonarroti che avevano avuto “l’ardire” di scendere in strada per convincere diverse ragazze rumene che si prostituivano proprio sotto le loro abitazioni. Si è trattato di un gravissimo episodio di minacce aggravate dal metodo mafioso/camorristico, trattandosi, visto che erano sei i protettori giunti a bordo delle due auto, di “associazione per delinquere”. I residenti erano scesi in strada già alcuni giorni orsono chiedendo in maniera, gentile e senza alcuna minaccia, se potevano andare ad esercitare la loro professione in Via Recalone, trattandosi di una strada dove non esistono civili abitazioni e, cos’ facendo, non avrebbero provocato indignazione. Ma questa esortazione assolutamente pacifica non ha sortito alcun effetto, tanto che le ragazze rumene hanno continuato anche nei giorni seguenti a piazzarsi sotto i balconi di casa dei residenti, con grave nocumento per gli stessi che non possono più invitare alcun amico o parente a casa per non far vedere che abitano in una zona diventata “a luci rosse”. Nella notte fra sabato e domenica, alcuni di loro sono nuovamente scesi in strada per cercare di convincere le ragazze a cambiare la “residenza del loro ufficio mobile”. Niente da fare, le ragazze non si sono mosse, anzi. Poco più tardi sono arrivati i sei protettori, i quattro italiani a bordo di un’auto ed i due di provenienza rumena sul un'altra, che sono scesi ed hanno minacciato i residenti di farsi i fatti loro e di non protestare altrimenti “… passate dei brutti guai”, hanno minacciato. I cittadini sono letteralmente presi dalla paura e dal panico che non hanno avuto nessuna voglia di reagire chiamando il 112 dei Carabinieri o il 113 della Polizia di Stato. Sono talmente impauriti che non vogliono recarsi neppure alla locale stazione dei Carabinieri di San Nicola La Strada, alla cui guida c’è il Luogotenente Pio Marino, per presentare una denuncia per minacce. Hanno paura che possa filtrare la notizia della loro denunzia e che questa vada a finire nelle mani dei delinquenti con le inevitabili conseguenza di cui possiamo immaginare. La zona, secondo il racconto dei residenti, non è assolutamente sorvegliata. I Vigili urbani, da diversi mesi trasferitisi in via Paul Harris, vicino alla Saint Gobain, nella nuova caserma, terminano il servizio alle ore 20.00. Anche i Carabinieri di San Nicola La Strada ad un certo orario della sera non hanno un proprio servizio di perlustramento perché l’organico è carente e tutto viene lasciato al Comando provinciale di via Laviano a Caserta che si trova così costretto a dover tenere sotto controllo un territorio troppo vasto per i pochi Carabinieri in organico. Eppure sono ben due le ordinanze emesse dal sindaco Angelo Antonio Pascariello, relativamente all’applicazione di sanzioni ai clienti delle prostitute ed alle stesse che sono particolarmente “discinte”. Le due ordinanze avrebbero dovuto rendere “pulite” le strade dalla presenza di prostitute e transessuali, ma ciò non è successo.

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