Proteste per l’abbattimento di un pino secolare

Potare sfoltire spuntare, svettare, recidere rami sono cose ignorate da alcuni giardinieri che non meriterebbero detta qualifica. A Capua, nel rione Carlo Santagata è stato abbattuto un pino secolare che fino a qualche giorno addietro, faceva bella mostra di sé. Il pino era piantato lungo una strada interna del suddetto rione e, quando furono costruite la case popolari, fu deciso di far rimanere il pino anche se si trovava sul perimetro che doveva essere recintato. Per salvare il pino fu interrotto il muro di cinta per riprenderlo dopo il fusto del pino. Una saggia decisione. Con il trascorrere degli anni il pino cresceva dando bella mostra di sé per la sua maestosità ma, come tutti gli alberi non cresceva solo in altezza ma anche il tronco dell’albero aumentava di diametro al punto che aveva creato delle crepe nel muro di recinzione. Ebbene, sarebbe bastato tagliare di qualche centimetro il muro ai due lati per far si che l’albero potesse crescere senza danneggiare il muro. Invece no! La soluzione migliore, secondo chi ha avuto la facoltà di decidere, era quella di tagliare l’albero all’altezza del muro e non dalle radici perché risultava impegnativo. Quando si è avuto l’abbattimento dell’albero alcuni cittadini, residenti e non del rione Santagata hanno protestato dicendosi contrariati al gesto definito “vandalico”.

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