Crisi Bacino unico Napoli – Caserta

Per migliaia di lavoratori della provincia di Caserta questa Natale è stato sicuramente il peggiore ed il futuro lavorativo è denso di incognite. “Il Partito della Rifondazione Comunista è al fianco dei lavoratori del Consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta che in queste ore stanno lottando per difendere i proprio diritti”. È quanto ha annunciato Pasquale Panico, segretario provinciale del partito. “Già da diversi giorni questi lavoratori sono impegnati in una vertenza contro l’ente per cui lavorano, che li ha portati ad occupare gli uffici  del Consorzio siti in corso Giannone a Caserta. L’azienda vuole costringere i lavoratori a firmare un contratto fortemente peggiorativo per i lavoratori” – ha denunziato in maniera forte e chiara Panico – “che, differentemente da quanto accade oggi, dove sono assunti con contratto a tempo indeterminato, si ritroverebbero ad avere un contratto a tempo determinato di soli tre mesi. Tutto questo in opposizione alla più recente legislazione vigente in materia”. Il “j’accuse” di Rifondazione non concede appello alla classe dirigente del Consorzio denunziando situazioni poco chiare. “Di fronte al rifiuto da parte dei lavoratori di firmare il nuovo contratto” – ha aggiunto Panico – “l’azienda nega da mesi lo stipendio ai lavoratori, attuando una forma di ricatto ignobile quanto inconcepibile. Nonostante la mobilitazione dei lavoratori, la controparte non solo non ha dato ascolto a chi sta passando il periodo di festività natalizia in estremo disagio, ma non si è voluta nemmeno sedere al tavolo per discutere. È evidente come il passaggio di contratto apra la porta non solo alla perdita di diritti acquisiti, ma anche alla perdita stessa del posto di lavoro. In altre parole emerge come ci sia la volontà di scaricare sui lavoratori, così come sugli enti locali, in particolare i comuni, i costi del fallimento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, da parte del Governo e della gestione commissariale. Proprio per questo” – sottolinea – “torniamo a criticare aspramente la condizione della gestione dei rifiuti in Campania, non risolvibile senza lo smantellamento dell’intreccio di clientele  politiche, affari (e malaffare) privati e direzioni manageriali strapagate e spesso incompetenti. Da questa situazione dal nostro punto di vista non si esce senza la ripubblicizzazione dell’intero ciclo dei rifiuti e tutelando tutti i posto di lavoro. Intanto” – ha concluso Panico – “come partito, attiveremo tutti i canali a nostra disposizione, a livello istituzionale, e attraverso i propri militanti affinché si sblocchi questa situazione. Invitiamo per questo tutti a garantire in questi giorni sostegno alla lotta, attraverso la partecipazione al presidio, e a mettere in campo tutte le forme di solidarietà necessarie per la difesa dei lavoratori e dei loro diritti”.

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