La zeppola di San Giuseppe anche per la festa della Mamma

Anche se per antonomasia la “zeppola di San Giuseppe”, il dolce tipico della tradizione pasticcera napoletana, è preparata da tanti in occasione della festa del Papà, arriva la proposta del Maestro Pasticcere Gennaro Volpe per dare un dolce simbolo per la festa della Mamma, come il panettone a Natale o la colomba a Pasqua. Il noto pasticciere Gennaro Volpe, pluripremiato Maestro della storica pasticceria “Volpe” dei Colli Aminei (NA), ha proposto la “Zeppola di San Giuseppe”, dolce simbolo della festa del Papà anche come emblema dei festeggiamenti per la festa della Mamma essendo un dolce preparato con grande amore e passione. Un ottimo regalo per la donna che ci ha donato la vita. La zeppola si presta egregiamente per celebrare la Festa della Mamma e per dimenticare questo difficile momento che stiamo attraversando, un periodo così triste in cui le mamme si stanno facendo in quattro per mantenere alto il morale di tutti i componenti del nucleo familiare, destreggiandosi tra i fornelli di cucina, lavoro agile smart working, cura della casa, educazione dei figli, tutela della loro salute etc. Al forno o fritta, la zeppola fa parte della tradizione dolciaria napoletana. Inoltre, si vuole ricordare che in occasione della festa del Papà, durante il periodo di pandemia, i friggitori napoletani si esibivano pubblicamente nell’arte di friggere le zeppole davanti alla propria bottega. Come altri dolci napoletani, anche questo dolce ha origine conventuale per cui è nato molto probabilmente nel convento di san Gregorio Armeno, ma c’è anche chi ne attribuisce la sua ideazione alle monache della Croce di Lucca, o a quelle dello Splendore, che ad ogni festività inventavano un dolce diverso. La prima ricetta ufficiale si trova, infatti, nel trattato di Cucina Teorico-Pratico del noto gastronomo Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, che nel 1837 la trascrisse nel suo libro in lingua napoletana. La ricetta della zeppola classica suggerita dal Cavalcanti è molto semplice e prevede l’utilizzo di pochi ingredienti: farina, acqua, un pò di liquore d’anice, marsala o vino bianco, sale, zucchero e olio per friggere. Questo dolce è anche il simbolo dell’inverno: durante i cosiddetti “riti di purificazione agraria” vengono accesi in molti paesi meridionali dei grandi falò, e preparare grosse quantità di frittelle. Insomma, il suo utilizzo nel corso della storia ne giustificherebbe la designazione per dolce simbolo anche per la festa della Mamma, oltre a quella di routine del Papà!

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post