Bentornati al Museo Archeologico di Teanum Sidicinum

Martedì, 2 giugno 2020, alle ore 11.30, la Direzione Regionale Musei Campania, nell’ambito di un piano di riaperture graduale, progressivo e sostenibile che sta interessando a livello nazionale i siti e i luoghi della cultura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, effettuerà la riapertura al pubblico del Museo archeologico di Teanum Sidicinum, chiuso dall’8 marzo scorso per effetto della diffusione pandemica del Covid-19. La riapertura, coordinata con l’Amministrazione comunale di Teano e sostenuta dalle tante Associazioni del territorio che hanno sempre collaborato con il Museo, si presenta come un’opportunità per rendere ancora più inclusivi e accessibili gli spazi museali, confermando il ruolo che il Museo riveste nella vita culturale e sociale della comunità di appartenenza. È significativo che la riapertura del Museo coincida con la data del 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, considerato che la nostra Carta Costituzionale prevede tra i principi fondamentali (art. 9) la promozione dello sviluppo della cultura. La Direzione regionale Musei Campania ha messo in campo tutte le energie per riaprire in questa data, evidenziando il ruolo inclusivo della cultura e sostenendo la funzione dei Musei come strumenti di coesione sociale. Il Direttore Regionale Musei della Campania, Marta Ragozzino, e il Direttore del Museo, Antonio Salerno, evidenziano che i consueti appuntamenti ed eventi che negli anni scorsi hanno coinvolto dal vivo cittadini, visitatori e turisti, quest’anno verranno declinati con nuove forme di partecipazione, anche attraverso contenuti digitali sui canali social. Naturalmente per tutti, visitatori e dipendenti, sono garantite le rigorose misure di sicurezza previste dalla normativa, per ritornare a vivere il nostro straordinario patrimonio e condividere la cultura della responsabilità. Sono stati realizzati percorsi per evitare assembramenti e posizionate indicazioni per ricordare ai visitatori le precauzioni da seguire: distanza fisica, uso obbligatorio di mascherina, pulizia delle mani. Nelle strutture saranno presenti dispenser di gel disinfettante. Presenzieranno alla riapertura in rappresentanza dei rispettivi Enti ed Associazioni: Alfredo D’Andrea (Sindaco di Teano), S.E. Giacomo Cirulli (Vescovo di Teano), Maria Luisa Chirico (Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi “Luigi Vanvitelli” della Campania), Tommaso De Simone (Presidente Camera di Commercio di Caserta), Tommaso Forziati (Comandante la Stazione Carabinieri di Teano), Jolanda Capriglione (Presidente del Club per l’Unesco di Caserta), Antonio De Pandis (Presidente Associazione Socio Culturale Alto Casertano), Marisa Coppola (Presidente Associazione Amici dei Musei – Teano), Gemma Tizzano (Presidente Associazione FIDAPA – Teano), Giuseppe Lacetera (Presidente ProLoco – Teano & Borghi) Giuseppe Scala (Presidente ProLoco Teano – Teanum Sidicinum), Erika Monteforte (Presidente del CIF Teano) e Salvatore Vigliano (Presidente dell’Associazione “I Liberi”). Inoltre, prenderanno parte alla manifestazione con loro rappresentanti le Associazioni del Centro Operativo Comunale di Teano: Protezione Civile, CRI Teano, Comitato Civico Pugliano, Associazione Il Campanile, MASCI Teano, Scout 3, Associazione Orti Sidicini, Associazione Teano Festival, Cooperativa La Strada, ANC Teano, Presidio Libera. Il Museo archeologico di Teanum Sidicinum è ospitato nel complesso monumentale cosiddetto Loggione e Cavallerizza. L’edificio, splendido esempio di architettura tardo gotica, fu costruito nel XIV secolo nell’area del castello altomedievale, sui resti di precedenti costruzioni che facevano parte dell’acropoli dell’antico capoluogo dei Sidicini. Esso ha avuto carattere civile sin dalla sua fondazione: tribunale, sala armi, sede dei nobili (cd. Cavallerizza). Le vicende storiche e gli eventi naturali hanno provocato notevoli trasformazioni nella struttura monumentale. Nel ‘600 era ancora visibile il corpo di fabbrica superiore, poi crollato per un terremoto e sostituito da diversi corpi di fabbrica, non più ricostruiti sull’intera superficie, così da creare un’ampia e panoramica terrazza (cd. Loggione). Nel Museo sono esposti i reperti provenienti dagli scavi nel centro antico e nel territorio di Teanum Sidicinum. I Sidicini, popolazione italica che parlava l’osco, svilupparono sin dal VI secolo a.C. un’originale cultura figurativa. L’esposizione, organizzata per contesti di rinvenimento, si sviluppa sulle due navate dell’edificio medievale, illustrando le dinamiche di occupazione del territorio: l’età dei villaggi (VIII-IV secolo a.C.: sale II-IV) e l’età della città (III secolo a.C. – VII secolo d.C.: sale V-VII). I principali nuclei espositivi sono costituiti dagli oggetti votivi deposti nei santuari, come quelli di località Loreto e di Fondo Ruozzo, e dai corredi funerari delle ricche necropoli. Il Museo ospita anche una sezione dedicata agli scavi urbani, tra i quali si evidenzia l’intervento di recupero del teatro romano, posto in un’area centrale della città antica, che ha restituito pregevoli elementi della sua sfarzosa decorazione architettonica e scultorea. Per la fase paleocristiana è di notevole interesse un mosaico a tessere policrome con raffigurazione dell’Epifania.

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