Scade il 30 gennaio il concorso alla memoria di Tonino Daniele

Scade il prossimo 30 gennaio il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al primo concorso artistico intitolato alla memoria di “Tonino Daniele” dal titolo “Prova d’attore”, indetto dall'Amministrazione comunale di San Nicola La Strada. Il concorso, aperto ad attori professionisti, allievi di scuola di recitazione, attori non professionisti presso compagnie e associazioni e aspiranti attori che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età e non abbiano superato il trentesimo alla data del bando, prevede premi in danaro per i primi tre classificati: al 1° classificato vanno 150 euro, al 2° 100 euro ed al 3° classificato 50 euro. Per la partecipazione al concorso è prevista la recitazione di un brano scelto dalla giuria e la recitazione di un monologo in dialetto napoletano tratto dal repertorio del teatro classico napoletano a scelta del concorrente della durata massima di 5 minuti. L'indizione del premio intitolato all'attore e consulente artistico del comune, venne data dal sindaco Angelo Antonio Pascariello nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna estiva “Arte e cultura sotto le stelle 2009”. Tonino Daniele, già dipendente storico della 3M, aveva solo 62 anni e un malore improvviso l'anno scorso lo strappò all’affetto dei suoi cari, della moglie Lina, del figlio Luigi, delle figlie Rosaria, Emma e dei tre nipotini. In un'epoca in cui torti e ragioni si rimescolano nell'accomodante appiattimento del superficiale, Tonino Daniele era un galantuomo che non ammetteva deroghe alla sua coscienza, e la parola “Galantuomo” l’ha sempre scritto con la “G” maiuscola. Per molti anni è stato il consulente artistico per tutte le manifestazioni culturali organizzate dal comune, dalla rassegna estiva di cinema e teatro, al laboratorio artistico che ha permesso a moltissimi giovani sannicolesi di avvicinarsi alla recitazione. Tonino Daniele, oltre che per le sue incomparabili doti di artista e critico d’arte, era noto soprattutto per la signorilità nei rapporti con la gente, per il suo amore verso il prossimo e per l’abnegazione con la quale ha condotto brillantemente il suo ruolo di uomo di cultura, mettendo a disposizione della comunità il suo enorme senso di apertura sociale ed il proprio orgoglio di cittadino “morbosamente” attaccato alla propria terra natia.

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